“Rammarico” della Santa Sede per l’incontro cancellato dalla delegazione israeliana
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Rammarico” della Santa Sede dopo la cancellazione unilaterale da parte della delegazione israeliana dell’incontro che doveva tenersi domani in Vaticano. Il colloquio avrebbe dovuto avere come oggetto alcune questioni relative al Fundamental Agreement (firmato il 30 dicembre 1993; entrato in vigore il 10 marzo 1994). “In data 26 c.m. – si legge nel comunicato diffuso oggi dalla Sala stampa della Santa Sede - la Delegazione israeliana ha comunicato l’impossibilità di partecipare alla riunione, a causa di contingenze politiche internazionali. La Santa Sede, pur comprendendone le ragioni, ha preso atto con rammarico della circostanza e attende di poter concordare al più presto con la Parte israeliana la nuova data della convocazione della Plenaria”.
La plenaria della Commissione, che non si riunisce da cinque anni, deve condurre avanti i negoziati per la firma di un "trattato globale" su tutte le questioni di tasse e proprietà della Chiesa attualmente pendenti in Israele, per dare alla Chiesa di quel Paese quella sicurezza giuridica e fiscale, di cui ha bisogno.
"Secondo il Suo stile nei rapporti internazionali - è la lettura che ne offre a AsiaNews uno studioso della diplomazia vaticana - la Santa Sede sembra manifestare così, espressamente, non solo il suo ‘rammarico’ per la ‘circostanza’ della ‘impossibilità’ comunicata dall'altra Parte, ma anche la sua perseverante volontà di proseguire nel dialogo. Nel riferire, infatti, le motivazioni date dall'altra Parte per tale ‘impossiblità’ di mantenere l'appuntamento, il Comunicato segnala in più di non voler certo acuire ancora la delicata situazione, e di voler invece conservare all'altra parte la piena facoltà di dare prova della sua piena totale fede, specificamente nel concordare ‘al più presto’ una nuova data".