“Progresso significativo” nei dialoghi Santa Sede- Israele
Tel Aviv (AsiaNews) - La Commissione bilaterale permanente di lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele ha tenuto un raduno oggi in Israele. Tale Commissione serve da cornice per i negoziati tra le parti (in atto dall'11 marzo 1999) che porti a un trattato bilaterale che dovrebbe dare norme sulle questioni fiscali e di proprietà. L’incontro si è tenuto in un luogo tenuto riservato.
Alla fine, le delegazioni hanno rilasciato un Comunicato congiunto, che parla della realizzazione oggi di un "progresso significativo" acquisito con l'aver "ricevuto un Rapporto da un Gruppo di lavoro". Per il resto il Comunicato ripete le espressioni di rito sul clima di "grande cordialità" nonché sulla la volontà condivisa delle parti di raggiungere la meta, e cioè concludere l'Accordo "quanto prima possibile".
Il Comunicato congiunto ha pure annunciato una riunione Plenaria della Commissione, che si terrà presso il Ministero israeliano degli affari esteri la settimana prossima, 30 aprile. Lo statuto della Commissione prevede che la Plenaria sia co-presieduta dai rispettivi "viceministri degli esteri", attualmente, per la S. Sede, dal Sotto-segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Pietro Parolin, e per Israele, il vice ministro degli esteri, Danny Ayalon (già ambasciatore agli Stati Uniti).
Il Comunicato del dicembre 2008 preannunciava proprio per il 23 aprile, oggi, un raduno della Plenaria. Ma questo è una delle diverse modifiche che il calendario sembra aver subito da quando è stato pubblicato lo scorso dicembre. Allora si preannunciavano incontri della Commissione anche per il 5 e il 26 marzo, che però non sembra abbiano avuto luogo. A questi cambiamenti, si aggiungono voci (mai confermate) che parlano di un incontro avvenuto durante la Settimana Santa, forse il 7 aprile ( ma di cui non ci è mai stato né annuncio previo né Comunicato conclusivo). Tra gli osservatori più attenti tutto ciò ha occasionato speculazioni sulla direzione che potrebbero seguire i negoziati.Il Comunicato ottimista e piuttosto speranzoso di oggi ha accantonato tutti i timori, almeno per il momento. Sono in molti a riferire che questi negoziati, per loro stessa natura, sono molto duri e complessi, e richiederanno ancora qualche tempo prima che possano concludersi con il tanto desiderato Accordo.
É possibile l'Accordo? A questa domanda tutti sembrano oggi rispondere affermativamente, e il nuovo Comunicato congiunto sembra dar loro ragione.