“L’inflazione è il grande pericolo per l’Asia”
Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Il principale problema per l’Asia è l’inflazione, specie per i rapidi aumenti dei prezzi di alimenti ed energia. E’ il severo monito degli economisti riuniti a Singapore, dove è in corso una conferenza sullo sviluppo economico dell’Asia.
Gli analisti della Merryl Linch, organizzatrice dell'evento, osservano che l’Asia ha rapporti con l’Unione europea più che con gli Stati Uniti, per cui la depressione in atto negli Usa non ha colpito la sua crescita economica che si prevede continuerà rapida. C’è un cauto ottimismo anche per la situazione Usa, per la quale William McDonough, vicepresidente della Merryl Linch, osserva che nei mercati finanziari sta tornando maggiore liquidità e “siamo forse all’inizio della fine della crisi dei mutui sub-prime”.
Invece il “vero rischio macroeconomico per l’Asia – ritiene Timothy Bond, economista capo per l’Asia della Merryl Linch – è la pressione dell’inflazione”, che non finirà presto, anche perché “la corsa in alto dei prezzi di alimenti ed energia può causare instabilità sociale”, appunto perché colpisce generi essenziali a danno anzitutto della popolazione meno abbiente. I sussidi dati da molti governi asiatici a sostegno del consumo di alcuni beni non sono una soluzione, ma rischiano soltanto di consumare le riserve di bilancio.
Lim Hng Kiang, ministro a Singapore di Commercio e industria, concorda che “la principale priorità per i governi asiatici è combattere la spirale dell’inflazione”, che “fa crescere i prezzi di alimenti e petrolio” e costringe a interventi pubblici per attenuarne l’impatto per i cittadini.
05/03/2007