“Anno della fede” e nuova evangelizzazione, doni immensi per la Chiesa in India
Mumbai (AsiaNews) - L'"Anno della Fede" è "un dono immenso per la Chiesa in India, un momento di grazia per i tesori e la saggezza di Santa Madre Chiesa, perché siano ascoltati, celebrati e testimoniati". A parlare è p. Savio de Sales, nuovo direttore dell'ufficio per le Pontificie opere missionarie dell'arcidiocesi di Mumbai. In occasione della festa di s. Tommaso apostolo, patrono dell'India di cui oggi si celebra la memoria liturgica, il sacerdote spiega ad AsiaNews il valore dell'"Anno della Fede" (v. 15/10/2011, "Il Papa indice un "Anno della Fede" per la Nuova Evangelizzazione e la missione ad gentes") per la Chiesa indiana e l'importanza della nuova evangelizzazione.
P. de Sales illustra la grande "eredità della Fede" in India: "La nostra Chiesa ha ricevuto il dono della fede dal santo apostolo, Tommaso, e più tardi da s. Francesco Saverio, patrono delle missioni. La società moderna ha visto la fede testimoniata attraverso beata Madre Teresa". Secondo il sacerdote, proprio alla luce di questo passato l'Anno proclamato da Benedetto XVI rappresenta un momento fondamentale "per approfondire, formare e testimoniare la fede in India. E la nuova evangelizzazione è una risposta alle sfide del secolarismo".
Le Pontificie opere missionarie in India seguiranno due direttrici fondamentali: la catechesi degli adulti e quella dei bambini. "La nostra priorità - spiega - sarà istruire studenti e giovani adulti sfruttando le tante istituzioni cattoliche e il nostro sistema educativo. Inoltre, vogliamo promuovere la Holy Childhood Association (la "Santa Infanzia") in tutte le scuole: un'organizzazione dedicata ai più piccoli, per illustrare e spiegare loro la natura missionaria della Chiesa, che vuole mettersi al servizio delle scuole attraverso programmi e progetti".
Il pluralismo religioso e culturale di cui si è ricca l'India, secondo p. de Sales rendono fondamentale il dialogo tra i diversi credo: "I santuari mariani qui sono un luogo dove si celebra il pluralismo dell'India. Decine di migliaia di non cristiani li riempiono. E in particolare in occasione di speciali novene, i santuari dedicati alla Vergine diventano luoghi dove la Parola di Dio deve essere proclamata. I cristiani In India sono appena il 2,3% della popolazione: la fede deve essere condivisa. Gesù deve essere mostrato agli altri, soprattutto quelli che non lo hanno mai conosciuto. Conosco molte persone che vorrebbero abbeverarsi della Parola del Signore: alcuni magari hanno sentito parlare di lui, ma non sanno come giungervi".