15/10/2012, 00.00
CAMBOGIA
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É morto l'ex re Norodom Sianouk

Aveva 89 anni. Il suo corpo sarà portato in Cambogia, cremato e sepolto nel palazzo reale. La sua vita contraddittoria, segno della storia conflittuale del suo Paese: da colonia francese a Paese indipendente; da vittima della guerra del Vietnam a dittatura dei Khmer rossi; da feudo vietnamita a Paese democratico. Aveva abdicato nel 2004 a favore di suo figlio Sihamoni. Grazie a lui - e a sua moglie - sono riprese le relazioni diplomatiche con la Santa Sede, interrotte da Pol Pot.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Norodom Sianouk, già re della Cambogia, è morto oggi in un ospedale della capitale cinese, dopo essere stato colpito da un infarto. Il re, che ha passato molti anni a Pechino per motivi politici e per cure, aveva 89 anni.

Per espresso suo desiderio, il suo corpo sarà portato in Cambogia e cremato. Le sue ceneri verranno sepolte nel palazzo reale di Phonm Penh. Il suo assistente, principe Sisowath Thomico, ha fatto notare che il suo sovrano parente è morto nell'ultimo giorno di Pchum Ben, la festa dei morti. Sebbene avesse abdicato nel 2004 a favore di suo figlio Norodom Sihamoni, la figura del re era ancora molto popolare nel Paese, e considerato quasi una divinità soprattutto nel mondo contadino.

Durante il suo ultimo periodo in Cambogia - grazie anche all'intervento di sua moglie, la regina Monique - egli ha riaperto le relazioni diplomatiche con la Santa Sede (1994), confermando i passi per libertà religiosa della Chiesa cattolica, iniziati alcuni anni prima.

Il principe Thomiko ha detto che la vita di Sianouk "appartiene alla Cambogia e alla storia". In effetti nella sua vita si riscontrano tutte le contraddizioni e le speranze del Paese, passato in alcuni decenni da colonia francese a dittatura militare, poi comunista, fino a una discreta democrazia.

Nato il 31 ottobre del 1922 dal re Norodom Suramarit, nel 1941 Sianouk viene incoronato principe dai francesi, che sperano di poterlo dominare. Ma dopo la guerra egli inizia una campagna per l'indipendenza del suo Paese, che arriva al successo nel 1953. Egli allora abdica in favore del padre, assumendo il posto di primo ministro. Di lui sono famose le continue dimissioni e i continui ritorni

Negli anni '60 e '70 il Paese viene coinvolto nella Guerra fredda combattuta sul suolo vietnamita e poi in tutta l'Indocina. Nel '70, Lon Nol, uno dei suoi generali, sostenuto dagli Stati Uniti, prende il potere e Sianouk fugge a Pechino. Qui - grazie all'appoggio della Cina - si allea con i Khmer rossi. Nel '75 i Khmer rossi di Pol Pot riprendono la Cambogia.Sianouk ritorna come re, ma è messo agli arresti domiciliari nel suo palazzo, mentre il Paese soffre per la dittatura comunista che provoca la morte di quasi 2 milioni di persone. In seguito, Sianouk condannerà l'operato dei Khmer rossi.

Nel '79 i vietnamiti sconfiggono i Khmer rossi e nel periodo di incertezza, Sianouk si rifugia a Pechino, per ritornare in Cambogia nel '93, con l'avvento di uno Stato democratico, sponsorizzato dall'Onu. Negli ultimi anni della sua permanenza nel Paese egli ha cercato di comporre le divisioni e le lotte fra varie fazioni - fra cui quella di suo figlio Norodom Ranariddh - e l'uomo forte Hun Sen, ma senza molto successo. Nel 2004 egli ha abdicato a favore di suo figlio Sihamoni e ha vissuto spesso a Pyongyang o a Pechino.

Il ministero cinese degli esteri ha diffuso un comunicato in cui si esprimono condoglianze per la morte di Sianouk, definito "un grande amico del popolo cinese".

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