Zaini Abdullah, nuovo governatore di Aceh, promette più Shariah
Jakarta (AsiaNews) - Per la seconda volta nella sua storia recente, a guidare la provincia indonesiana di Aceh sarà un leader della guerriglia separatista, che ha trionfato nelle elezioni del 9 aprile scorso per la scelta del nuovo governatore. Zaini Abdullah - medico che ha vissuto a lungo in esilio in Svezia - è stato dichiarato vincitore ufficiale e assieme al vice Muzakir Manaf avrà il compito di reggere le sorti politiche e amministrative dell'area in cui la religione islamica assume i tratti più radicali e fondamentalisti. Entrambi (nella foto) sono espressione del neonato Partito di Aceh e saranno in carica per il quinquennio 2012-2017; essi hanno conquistato il 55,75% dei consensi e succedono al governatore uscente Irwandi Yusuf, anch'egli figura rappresentativa della lotta per l'indipendenza.
In passato Zaini Abdullah è stato in cima alla lista delle persone più ricercate dalle forze speciali indonesiane, tanto da essere costretto a fuggire dall'Indonesia; egli si è rifugiato in Svezia, dove è arrivato nel 1981 ed ha soggiornato per circa 24 anni. Il neo-governatore di Aceh ha ricoperto la carica di "ministro degli Esteri" del gruppo separatista Free Aceh Movement (Gam), sotto la leadership del defunto eroe Hasan Tiro.
Nella serata di ieri a Banda Aceh, capoluogo di Aceh, Abdullah ha tenuto un breve discorso pubblico davanti ai suoi sostenitori; egli ha assicurato di voler combattere con forza la corruzione - uno dei mali della società indonesiana - e di mettere in campo tutti gli sforzi per la piena applicazione della legge islamica.
L'Indonesia è famosa per le sue campagne di moralizzazione, in nome della Shariah e del costume islamico, che assumono una connotazione particolarmente marcata ad Aceh: fra queste, la recente proposta di legge volta a proibire l'uso della minigonna (cfr. AsiaNews 29/03/12 Il governo indonesiano vuole proibire le minigonne), la campagna di moralizzazione degli ulema contro yoga e tabacco (cfr. AsiaNews 26/01/09 Musulmani indonesiani contro yoga, fumo e astensione dal voto) e i raid della polizia contro jeans e gonne attillate (cfr. AsiaNews 27/05/10 West Aceh: raid e posti di blocco della polizia contro jeans e gonne attillate).
In passato, il conflitto indipendentista ha visto combattere il Gam - che chiedeva l'indipendenza da Jakarta - e le squadre speciali dell'esercito indonesiano, inviate dal presidente Suharto che ha guidato il Paese dal 1967 al 1998. La guerra ha causato almeno 15 mila morti, per la maggior parte civili. La devastazione provocata dallo tsunami nel dicembre 2004 e la necessità di far arrivare alla zona gli aiuti hanno aperto la strada all'accordo di pace, prima neppure immaginabile.
Le prime elezioni per la nomina del governatore - uno dei frutti dell'accordo fra governo indonesiano e il movimento separatista islamico Free Aceh Movement - si sono svolte nel dicembre 2006 e hanno visto la vittoria di Irwandi Yusuf (cfr. AsiaNews 08/02/2007 Aceh: entra in carica il nuovo governatore, ex leader separatista). Migliaia di poliziotti hanno sorvegliato i 9.754 seggi per una tornata elettorale che, in origine, era prevista per il 2011, ma è stata posticipata per il mancato accordo sull'ammissibilità di candidati indipendenti. Dopo quattro rinvii, fra minacce e intimidazioni estremiste, il 9 aprile si sono potute svolgere in modo regolare le operazioni di voto.