Yunnan, nuova colata di fango: 67 dispersi
Distrutte strade, ponti, centrali elettriche, comunicazioni telefoniche. Il livello delle acque del fiume Nujiang è salito di 6 metri. Bilancio altissimo per questa stagione delle piogge: quasi 4 mila morti; 12 milioni di sfollati; oltre 14 miliardi di euro di danni.
Kunming (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 67 persone sono disperse e sette ferite per una colata di fango che ha invaso nella notte il villaggio di Litoudi, una piccola cittadina nella provincia dello Yunnan (Cina sud-ovest), a 10 km da Puladi.
Le autorità comunicano che strade, telefoni elettricità sono tagliati e che la massa di fango ha distrutto un ponte sul fiume Nujiang, facendo alzare di 6 metri il livello delle acque. Nella notte sono state inviate squadre di soccorso nella zona, che si trova in un’area montagnosa al confine col Myanmar.
La frana di fango è stata provocata dalle piogge torrenziali che hanno colpito la regione in queste settimane. Il 26 luglio scorso, a Puladi, un’altra frana di fango ha ucciso 11 persone che lavoravano ad una diga idroelettrica.
Quest’anno in Cina, la stagione delle piogge ha prodotto enormi alluvioni e disastri. Il più grave è la frana di fango avvenuta a Zhouqu (Gansu) lo scorso 8 agosto, dove sono morte 1254 persone e dove si contano ancora 490 dispersi. Due giorni fa a Wenchuan, l'epicentro del terremoto in ichuan nel 2008, 15 persone sono morte per una frana di fango. Altre decine sono disperse e 50 mila residenti hanno dovuto essere allontanati dalla zona.
Secondo le cifre ufficiali, a causa di alluvioni e frane sono morte più di 2100 persone, senza contare quelli di Zhouqu e vi sono 12 milioni di sfollati in Gansu, Sichuan, Hubei, Anhui, Shaanxi. Il maltempo ha causato danni per oltre 14 miliardi di euro.
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