05/01/2012, 00.00
SRI LANKA
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World Vision, cristiani protestanti assistono i buddisti del nord

di Melani Manel Perera
Dopo 15 anni di lavoro, l’organizzazione cristiana Usa ha concluso con successo i vari progetti di sviluppo nei villaggi della North Central province. L’assistenza primaria riguardava i settori agricolo, educativo, sanitario e ambientale. Tutti gli abitanti sono “grati” alla World Vision per averli resi “indipendenti”.
Anuradhapura (AsiaNews) – Dopo 15 anni, si è conclusa la missione della cristiana Word Vision, tra le popolazioni buddiste di 44 villaggi nella divisione di Galenbindunuwewa (North Central province). Oltre al grande successo del progetto “Ricostruire la vita”, l’associazione si è contraddistinta da altre ong cristiane internazionali per non aver mai ricevuto accuse di proselitismo e praticare conversioni forzate fra i buddisti. “Aiutandoci a trovare la forza e guidandoci nel costruire delle vite migliori – raccontano alcuni abitanti –, gli operatori ci hanno mostrato il vero significato del cristianesimo. Queste persone, per noi, sono come fratelli”. La World Vision è un’organizzazione cristiana americana di soccorso, sviluppo e assistenza legale che lavora in tutto il mondo. In 15 anni in Sri Lanka, l’associazione ha speso in totale 4,8 milioni di dollari (circa 3,7 milioni di euro).

“Il nostro lavoro nei villaggi di Galenbindunuwewa – spiega Jayaweera Kohombange, coordinatore del progetto – si è svolto in tre fasi. Ogni volta, con l’aiuto di abitanti e collaboratori cercavamo di identificare i bisogni principali. Abbiamo lavorato su sviluppo agricolo, promozione di risorse alternative, salute e nutrizione, sviluppo delle istituzioni, educazione, promozione e protezione dell’ambiente. Inoltre, abbiamo lanciato campagne di sensibilizzazione per l’Hiv/Aids, la sicurezza alimentare e tecniche di agricoltura integrata”.

Wasana Nilanthi, abitante di un villaggio e collaboratrice con l’organizzazione, spiega: “Adesso, i nostri villaggi hanno cibo e acqua potabile. Negli anni, con la loro guida abbiamo avviato coltivazioni che stanno dando i loro frutti. Siamo grati alla World Vision perché ci ha resi indipendenti”.

B.M.M. Balasooriya, Public Health Inspector (Phi) per sei anni nella zona, sottolinea “la facilità con cui ho potuto svolgere il mio lavoro grazie alla presenza sul territorio dell’associazione”. Inoltre, aggiunge, “non posso dimenticare i tanti programmi sanitari contro la malnutrizione tra i bambini e l’assistenza economica per i casi di operazioni al cuore o trapianti di fegato”.

Il ven. Dewahuwe Hemaloka Thero, direttore del centro di meditazione Vihara Maha Devi Purana Gallen, è “grato” alla World Vision “per averci aiutato a diventare veri esseri umani” e “aver indicato ai giovani come riconoscere i loro talenti e trovare il giusto posto nella società”. Diverse ong internazionali sono accusate di convertire i buddisti al cristianesimo. Il bonzo specifica: “Gli operatori World Vision non hanno mai convertito nessuno. Anzi, hanno fatto quello che avrebbe dovuto fare il nostro governo: rendere ricchi e fecondi questi 44 villaggi”.

I villaggi adesso hanno case solide con tetti cadjan (di foglie di palma), non più d’argilla. Gli operatori hanno costruito una diga per far arrivare l’acqua alle coltivazioni, prima infruttuose per l’aridità del terreno. “Abbiamo una vita migliore – dicono alcuni abitanti – grazie al lavoro della World Vision. Con il suo stile, quest’organizzazione ha mostrato a noi buddisti il vero cristianesimo”.
 
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