Voci su un secondo ictus per Kim Jong-il, ma Seul smentisce
Pyongyang (AsiaNews/Agenzie) - Il network televisivo giapponese Tbs ha diffuso una notizia secondo la quale il leader nord-coreano Kim Jong-il sarebbe stato vittima di un secondo ictus nel mese di ottobre. I servizi d’intelligence della Corea del Sud hanno però definito “poco credibile” l’informazione. Secondo il reportage della Tbs il capo del regime di Pyongyang avrebbe ormai perso la mobilità della parte sinistra del corpo e l’uso della parola.
Il presidente della Corea del Sud, Lee Myung-bak, ha smentito il nuovo presunto scoop della tv giapponese in un’intervista pubblicata l’11 novembre. Parlando al quotidiano Chosun Ilbo, ha dichiarato che “le condizioni di salute del presidente Kim Jong-il non gli impediscono di attendere agli affari di stato”. Già nel recente passato Lee era intervenuto in pubblico per ridimensionare le notizie sul precario stato di salute della sua controparte del nord. Oggi come allora, Seul afferma che dietro le informazioni diffuse dalle emittenti giapponesi ci sia anche l’interesse degli Usa. Ad avvalorare questa ipotesi, fonti governative della Corea del sud parlano di un presunta contiguità tra il canale Tbs ed i servizi di intelligence americani.
Nessun segnale invece giunge dal regime di Pyongyang che nell’ultimo periodo aveva fatto circolare notizie e foto del leader nord-coreano per smentire le voci sulla sua malattia che circolano anche all’interno del Paese. L’analisi delle immagini aveva documentato che si trattava di fotografie datate o manomesse (nella foto una delle immagini incriminate).
Secondo gli esperti di propaganda nord-coreana, se il regime non è in grado di fornire immagini di Kim Jong-il capaci di smentire le voci sulla sua infermità significa che non è possibile in alcun modo ritrarlo per ricavare immagini utili a tal fine.