Vittime dei pogrom anti-cristiani in Orissa, rapite per farne prostitute
di Madhu Chandra
Due sorelle attirate nella capitale per un lavoro e poi vendute come serve, costrette a subire violenze, battiture, stupri. La polizia non accetta la denuncia di una delle ragazze liberate, incurante del traffico di esseri umani.
New Delhi (AsiaNews/Aicc) – Una ragazza di 16 anni è stata liberata da un gruppo che per giorni le ha fatto violenza e volve farne una prostituta . La ragazza è stata liberata ieri nel quartiere di Rohini (Delhi) grazie all’intervento della polizia, del network Human Rights Law e l’All India Christian Council. La ragazza appartiene a una delle famiglie vittime dei pogrom anti-cristiani in Orissa. La polizia ha però rifiutato di accogliere la denuncia della ragazza contro i trafficanti.
La ragazza, Jyothi [nome cambiato per sicurezza], ha raccontato che lei e sua sorella di 19 anni sono state attirate nella capitale con la promessa di ricevere un lavoro. L’invito è venuto da una donna di Kandhamal (Orissa) che loro conoscevano e che sapeva della situazione di povertà in cui vive la famiglia della ragazza. Jyothi e sua sorella, insieme a altre due sorelle, sono state portare a Delhi lo scorso dicembre 2009 e vendute a un trafficante di nome Sakhi Maid Beuro, nel villaggio di Ratala. Il trafficante l’ha tenuta per sei giorni molestandola, abusando di lei, ubriacandola, battendola. Jyothi afferma che la sorella e le altre due ragazze hanno subito lo stesso trattamento.
In seguito Jyothi è stata trasferita in una casa a Rohini dove ha fatto la domestica e dove alcuni membri della famiglia hanno cercato di continuo di violentarla.
Il trafficante diceva che egli ritirava lo stipendio per il servizio di Jyothi e lo mandava a Kandhamal, alla mamma, una donna povera e analfabeta, che vive nella foresta, anche lei vittima delle violenze anti-cristiane dell’agosto 2008.
È stata proprio la madre che ha messo in guardia l’All India Christian Council ed è giunta a Delhi per liberare le figlie. Ma non si ha traccia dell’altra.
In tutta la storia colpisce la cecità di Sudir Kumar, capo della polizia di Prashant Vihar (Rohini), che non ha accettato la denuncia della ragazza perché il referto medico non dice che la ragazza è stata violentata. Il delitto di traffico di esseri umani sembra non interessi la legge. Il gruppo che ha liberato Jyothi ha deciso di ricorrere al Commissario di polizia e al tribunale.
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