Violento sisma nell’Afghanistan orientale: 22 morti, centinaia di case distrutte
L’epicentro del terremoto a 45 km dal distretto di Sherzad, nei pressi del confine con il Pakistan. Fonti locali, non confermate, parlano invece di 40 morti e 60 feriti. Si scava ancora fra le macerie per trovare altri corpi.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – È di almeno 22 morti e una trentina di feriti il bilancio di una doppia scossa di terremoto che ha colpito la provincia di Nangarhar, Afghanistan orientale, nei pressi del confine con il Pakistan. Il primo terremoto, di magnitudo 5,5, si è verificato la scorsa notte all’1 e 57 ora locale; il secondo sisma due ore più tardi, di magnitudo 5,1.
Ahmad Shekib Hamraz, responsabile dell’unità di crisi, spiega che “l’epicentro è stato localizzato a circa 45 km dal distretto di Sherzad”. Fonti locali del villaggio di Mir Gadkhel riferiscono di persone che scavano a mani nude fra le macerie delle case crollate in cerca di corpi.
Shah Mohammad Khan, abitante di un villaggio di Sherzad, parla invece di 40 morti e 60 feriti; le cifre non sono ancora state confermate dai funzionari di governo. “Centinaia di abitazioni – racconta l’uomo – sono andate distrutte”.
Le forze statunitensi di stanza nella regione si sono dette disponibili ad assistere i volontari della mezzaluna rossa nelle operazioni di soccorso, se Kabul darà il via libera all’intervento. La regione si trova in un’area remota del Paese; la lontananza rende ancora più complicate le operazioni delle squadre della protezione civile.
Nel recente passato l’area al confine fra Pakistan e Afghanistan è stata spesso teatro di fenomeni sismici, alcuni dei quali di forte intensità. Nell’ottobre del 2005, nel Pakistan nord-occidentale, un terremoto di magnitudo 7,6 ha ucciso 74mila persone; 3,5 milioni circa gli sfollati a causa del sisma.
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