Vietnam: Natale di carità per i 6mila cattolici della diocesi di Lang Son
di JB. Vu
Oltre 6mila fedeli sparsi su un territorio di oltre 25mila kmq. Il Natale è l’occasione per aiutare chi ha più bisogno, soprattutto poveri e giovani. La Chiesa raggiunge anche le regioni più sperdute al confine con la Cina. Il vescovo di Lang Son: diciamo a tutti che “Dio viene a vivere tra noi e pone fine alle nostre angosce”.
Lang Son (AsiaNews) – Distribuzione di libri e borse di studio agli studenti bisognosi, di riso, vestiti, medicine, acqua potabile e zanzariere ai poveri. Per i 6mila cattolici della sterminata diocesi di Lang Son, il tempo che precede il Natale è scandito dalla carità vicendevole e dall’aiuto ai poveri ed ai più giovani.
Alla guida di questa comunità c’è mons. Dang Duc Ngan, vescovo di Lang Son dal 2007, che insieme ai 13 sacerdoti diocesani, a sei missionari di quattro diversi ordini religiosi e a 28 suore percorre gli oltre 25mila kmq per arrivare a tutti i fedeli sparsi nelle tre diverse province di cui è composta la diocesi. La zona è abitata da circa 1,5 milioni di persone appartenenti a diverse e povere minoranze etniche montagnard (Khin, Tay, Nung, Thai, Tho, Meo, Giao, Nhang).
L’attività missionaria di Lang Son è fatta di piccoli gesti di carità quotidiana che con l’approssimarsi del Natale raggiungono nella case di tutti i fedeli. Anche i 246 cattolici della provincia di Ha Giang, 30 famiglie che vivono a più di 400 km dalla sede vescovile. Dopo anni di paura e e oppressione da parte dell’autorità oggi vivono l’Avvento con rinnovata speranza rinfrancati anche dal veder crescere a piccoli passi la loro comunità.
Per i cattolici di Ha Giang come per gli altri sparsi nelle province al confine con la Cina, il Natale significa riecevere l’aiuto della comunità e dei sacerdoti. La Caritas diocesana da tempo ha iniziato piccoli progetti per sostenere i fedeli e non solo delle zone più remote. Vengono inviate medicine nei presidi medici, ma vengono anche scavati pozzi per portare acqua potabile in villaggi in cui gli abitanti sono costretti a fare anche 15 chilometri per raggiungere acquedotti.
La Chiesa ha dato vita inoltre a progetti di microcredito che permettono agli abitanti dei villaggi di acquistare capi di bestiame o galline e capre con cui contribuire al miglioramento dell’economia familiare.
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