23/06/2006, 00.00
VIETNAM
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Vietnam, giovani in parrocchia per pregare e scambiarsi esperienze di vita

di JB. VU

Nella diocesi di Ho Chi Minh City le parrocchie organizzano momenti di preghiera e discussione rivolti ai ragazzi, che partecipano con entusiasmo. A volte sono loro stessi a prendere iniziative a sostegno dei coetanei.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Incontri di preghiera, canti, ma anche momenti per discutere dei problemi di ogni giorno. Sono solo alcune delle iniziative pastorali che ogni mese la diocesi di Saigon dedica ai giovani. E i giovani rispondono con entusiasmo. "Abbiamo invitato i ragazzi a venire a messa, pregare e partecipare ai forum mensili – racconta Thong, leader della comunità giovanile della parrocchia di Binh an – il prato della chiesa è sempre affollatissimo: si canta, si prega e si scambiano opinioni".

Vicino alla parrocchia di Binh an c'è quella di Binh Thai, molto vivace e che organizza incontri sempre "originali". Uno dei giovani che ha preso parte alle attività dice di aver avuto così l'occasione di "condividere esperienze di vita, approfondire la conoscenza della Bibbia e pregare insieme".

Nella parrocchia Gia Dinh, sono i giovani stessi ad aver organizzato dei corsi rivolti ai loro coetanei: hanno invitato operatori sociali, psicologi e medici per parlare di dubbi e problemi, con i quali si scontrano tutti i giorni. Lo scopo è cercare di tenere i ragazzi lontani da cattive abitudini, in cui facilmente potrebbero cadere, come l'uso di droghe. Secondo recenti statistiche solo ad Ho Chi Minh City si registrano 40mila casi di Hiv/Aids, e 22mila tossicodipendenti, di cui l'85% sotto i 22 anni.

I ragazzi della parrocchia di Thi Nghe, invece, hanno bisogno di sostegno morale e spirituale. Vengono da differenti diocesi e sono qui per studiare o lavorare; vivono quindi lontano dalle loro famiglie. Su una popolazione di 8 milioni di abitanti ad Ho Chi Minh City il 54% è costituito da giovani: l'educazione morale e il sostegno spirituale sono necessità molto sentite e urgenti. Una ragazza racconta ad AsiaNews la sua "fruttuosa" esperienza: "Ogni fine settimana partecipo alle attività del gruppo e sono molto maturata occupandomi di cose importanti per il mio futuro. Voglio aiutare la mia famiglia e contribuire alla crescita della Chiesa locale". "I miei amici sono un grande aiuto nei momenti di difficoltà spirituale e sconforto – conclude – soprattutto quando mi sento lontana dai miei cari".

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