Vietnam, esami universitari truccati: sul cellulare le soluzioni a pagamento
La comunicazione arrivava dalla stessa aula dove si svolgevano gli esami. Il ministero dell'Istruzione avvia misure disciplinari per i professori. Secondo alcuni docenti, il sistema scolastico attraversa una "grave crisi morale".
Hanoi (AsiaNews) Imbrogli e corruzione durante i test nazionali nelle università vietnamite. Dal 4 al 5 luglio e dal 9 al 10 luglio circa tre milioni di studenti si sono sottoposti ai due esami organizzati dallo Stato, cercando di superarlo ad ogni costo. Ad Hanoi alcune persone non identificate hanno inviato a pagamento sul cellulare dei candidati le soluzioni dei test. Il fatto grave è che la comunicazione partiva dalla stessa aula, dove si stavano svolgevano gli esami. Il ministero dell'Istruzione ha subito applicato misure disciplinari ai professori.
Un docente universitario, che ha commentato con AsiaNews l'accaduto, individua la causa di questi "fatti spiacevoli" nel clima di crescente competizione, che si respira nella società vietnamita. "Il consumismo spiega e la mancanza di valori veri nella vita hanno spinto e continuano a spingere le persone a lottare prima di tutto per la posizione sociale e i beni materiali". Egli porta poi un altro esempio: all'Università di Hai Phong uno studente ha contattato con il cellulare alcuni conoscenti all'esterno per passare l'esame di letteratura vietnamita. "Le stesse cose aggiunge sono avvenute al Politecnico, alla facoltà di Sociologia e quella di Umanistica".
Anche un'altra professoressa dell'università di Stato, che ha chiesto l'anonimato, colloca gli episodi degli esami truccati nel quadro della generale "crisi morale, che investe il sistema dell'istruzione". Il Vietnam spende cifre esorbitanti per il settore scolastico, se paragonate ai guadagni della sua popolazione. Purtroppo solo il 40% del denaro stanziato viene investito per la costruzione di edifici, libri di testo o stipendi dei dipendenti, il resto si perde tra funzionari corrotti. Nel 2005 il governo ha speso l'8,3% del suo Prodotto interno lordo (Pil) per l'educazione, mentre gli Stati Uniti il 7,2% del Pil.