Via da Wikipedia le immagini di Maometto: petizione islamica:
Si chiede all’enciclopedia libera di togliere riproduzioni ritenute offensive per la religione. Il rifiuto motivato con l’obiettivo di Wikipedia di affrontare le questioni da un punto di vista neutrale e quindi di non essere censurata a favore di un gruppo.
Il Cairo (AsiaNews) – Via da Wikipedia le riproduzioni di illustrazioni medioevali nelle quali è raffigurato Maometto. Erano 112. 390 le firme poste questa mattina sotto alla petizione che chiede alla enciclopedia libera di “rispettare le religioni di altre popolazioni” e quindi di eliminare le immagini del fondatore dell’islam. La richiesta le ritiene “offensive” anche se in alcune il volto di Maometto è velato o coperto di bianco (nella foto). “Chiedo a tutti i fratelli e sorelle – prosegue la petizione – di firmare la richiesta così possiamo dire a Wikipedia di rispettare la religione e rimuovere le illustrazioni”.
Oggetto della contestazione è il fatto che alcune delle illustrazioni sono giudicate “offensive per i musulmani”, non solo per il divieto di rappresentare creature viventi (vietato dallo stesso Maometto), ma anche perché, afferma Islamonline, sito ritenuto vicino ai Fratelli musulmani, “alcune immagini che si ritengono disegnate nel XII secolo, non sono soltanto illustrative, ma offensive. In una il Profeta è ritratto come un idolo al quale i musulmani pregano per avere aiuto in battaglia. Un’altra rappresenta il Profeta come un monaco e cardinale”.
La petizione, collocata in un sito specializzato, ThePetitionSite.com, non ha però finora convinto Wikipedia a togliere le immagini. “Dal momento che – ha spiegato un portavoce - Wikipedia è un’enciclopedia con l’obiettivo di affrontare tutte le questioni da un punto di vista neutrale, Wikipedia non è censurata a favore di qualsiasi gruppo particolare”.
Islamonline ricorda che già in passato la riproduzione di immagini di Maometto ha provocato l’ira dei musulmani e cita la vicenda delle vignette pubblicate nel settembre 2005 dal quotidiano danese Jyllands-Posten. In tale occasione in numerosi Paesi musulmani ci furono anche violenze con morti e feriti.
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