Vescovo rapito: Cristiani e musulmani vittime dello stesso terrorismo
In un intervista rilasciata a novembre, mons. Casmoussa, rapito oggi a Mossul, spiega le sfide che attendono i cristiani dell'Iraq.
Mossul (AsiaNews/Cwn) L'arcivescovo Basile Georges Casmoussa, rapito oggi a Mossul da sconosciuti terroristi, è una personalità profondamente dialogica e preoccupata della sua nazione. In un'intervista rilasciata nel novembre del 2004 alla rivista Catholic World Report, mons. Casmoussa ha dichiarato che la stampa occidentale dà troppo risalto agli attacchi contro i cristiani, aggiungendo il terrorismo colpisce allo stesso modo chiese e moschee, cristiani e musulmani.
Secondo il prelato, i cristiani in Iraq stanno vivendo la peggior crisi mai affrontata in passato, ma che questo non è la differenza fra le religioni a causare il problema.
"Noi non vediamo il problema in termini religiosi, come fosse una lotta fra cristiani e musulmani; noi siamo vicini ai nostri concittadini musulmani. Dobbiamo pregare, e continuare a vivere con loro. Essi sono nella nostra stessa situazione".
Ha aggiunto :"Siamo sempre in contatto con i leader islamici, e insistiamo con loro perché alla preghiera del venerdì e in altre occasioni - spieghino ai loro fedeli che abbiamo problemi comuni, sottolineando che siamo un solo popolo, con una eredità e una storia comuni. Questa non è soltanto la nostra posizione ufficiale: è ciò che cerchiamo di fare ogni giorno".
Interrogato su come la violenza stia cambiando la vita ai cristiani in Iraq, l'arcivescovo risponde: "Quando vivi in una situazione simile, che cosa puoi fare? Soffri e cerchi di superarla, sostenendo il processo di pace . L'Iraq è la nostra nazione, la nostra casa, non possiamo lasciarla. Affronteremo tutto quanto incontreremo sulla nostra strada. Per la gente non vi è altra alternativa. Nonostante tutto, cerchiamo di vivere una vita normale ".
L'arcivescovo Basile Georges Casmoussa, 66 anni, è a capo della diocesi siro-cattolica di Mossul dal dicembre del 1999. Ordinato sacerdote nel 1962, ha lavorato per 30 anni come editore di un giornale, Christian Source. È membro dell'Ucip (Unione internazionale della stampa cattolica libera).