Vescovo ortodosso: "Una chiesa al posto della scuola di Beslan"
Beslan (AsiaNews/Agenzie) "Costruire una chiesa al posto della scuola numero 1 dove i familiari possano venire a pregare". La proposta, diffusa dal sito internet del patriarcato di Mosca, è di mons. Teofane, vescovo ortodosso di Stavropol e di Vladikavkaz, capitale dell'Ossezia del Nord.
Subito dopo i fatti di Beslan, le autorità locali avevano previsto l'abbattimento dell'edificio scolastico, gravemente danneggiato dall'attacco terroristico.
Mons. Teofane ha fatto la sua proposta durante una recente visita a Beslan, dove ha celebrato una liturgia in memoria delle vittime dell'attacco terroristico. Il vescovo ha incontrato i familiari degli uccisi e ha pregato nel cimitero della città dove sono sepolti i morti di quella che è stata definita "la strage degli innocenti". Mons. Teofane ha suggerito anche di scrivere i nomi di tutte le vittime dell'attacco su targhe commemorative da esporre all'interno della chiesa.
Intanto i bambini sopravvissuti alla strage cercano con grande difficoltà di riprendere una vita normale. Molti di loro rifiutano di andare a scuola, avendo ancora negli occhi i tragici giorni del rapimento e della presa in ostaggio: "Non voglio andare a scuola a Beslan, né in Ossezia e neppure in Russia, ma solo all'estero" afferma Alan Karchiev, 12 anni, uno dei sopravvissuti. I sopravvissuti hanno inoltre gravi problemi psicologici: "Faccio una fatica tremenda per farle dire una parola" racconta la mamma di Christina, salvatasi alla strage, mentre sua sorella Dzera, 10 anni, è morta. "Continua a ridere in modo nervoso, è agitata e di notte si contorce sempre".
Le cifre ufficiali della strage di Beslan parlano di 394 morti (176 bambini) e oltre 700 feriti, di cui 80 in gravi condizioni. I dispersi sono 186. Agli addetti alla sepoltura del cimitero di Beslan le autorità hanno chiesto di preparare almeno 500 tombe. (LF)06/09/2004