Vescovo indiano: L'uccisione di mons. Nellickal, segno di escalation nelle violenze anticristiane
Mons. Nellickal, vicario della diocesi di Tejpur, è stato trovato morto con tagli alla testa. Il ricordo di mons. John Thomas. Grande solidarietà espressa anche dai non cattolici della zona.
Tejpur (AsiaNews) Si terrà giovedì prossimo, 8 settembre, il funerale di mons. Mathew Nellickal, vicario generale della diocesi di Tejpur - stato di Assam, India del nordest - assassinato nella notte di venerdì 2 settembre, nella residenza vescovile. Padre Lois, segretario del vescovo di Tejpur, riferisce che il sacerdote è stato trovato il giorno dopo nel magazzino adiacente la sua stanza da letto, con profondi tagli sul capo. Secondo la polizia il religioso è stato colpito più volte con un'arma tagliente. Esponenti della Chiesa locale denunciano che l'assassinio rientra nell'escalation di violenze anticristiane, che ha investito l'India negli ultimi mesi.
In un'intervista ad AsiaNews, mons. John Thomas, ex vescovo di Tejpur, e attuale vescovo a Dipu, sempre nell'Assam, ha espresso lo "shock" della comunità cristiana. "Siamo sconvolti dalla tragica fine di un sacerdote così valido. La polizia sta indagando: ancora non ci ha riferito niente, ma spera di trovare i colpevoli in pochi giorni".
Mons. Nellickal, 65 anni, aveva assunto l'incarico di vicario generale da 2 mesi. "Era un sacerdote molto attivo, sincero ed entusiasta si legge in una nota della diocesi - pieno di carità e operoso; lavorava per il bene della gente senza distinzioni di casta o religione". Nel suo apostolato continua - faceva uso dei doni della mente e del cuore".
Mons. Thomas spiega che Nellickal non aveva nemici, "tanto più che era nuovo del posto". L'ipotesi di un'uccisione per rapina sembra improbabile. "Non ci sono segni di furto - sottolinea il vescovo - nella sua camera c'era molto denaro che non è stato toccato, così come altri oggetti di valore". Il presule ammette di non avere "assolutamente idea di chi possa aver commesso un così brutale omicidio".
La morte del vicario ha profondamente colpito la comunità cristiana locale; essa rappresenta il 15% della popolazione di Tejpur e il 3% dell'Assam. Tutte le scuole religiose nella città e nel distretto di Sonitpur sono rimaste chiuse in segno di cordoglio. Il vescovo Thomas, anche Segretario del Consiglio regionale del nordest della Conferenza episcopale indiana (Cbci), ha raccontato che "i cristiani sono scioccati e numerosi sono accorsi a portare le loro condoglianze". "Anche le comunità non cattoliche di Tejpur hanno manifestato la loro solidarietà alla Chiesa e assicurato ogni aiuto di cui avremo bisogno".
Nativo di Palai, nello stato meridionale del Kerala, mons. Nellickal è stato ordinato sacerdote nel 1974. Negli anni aveva ricoperto vari uffici ed era stato sacerdote parrocchiale, direttore di una scuola e rettore del seminario di Muktidata. Mons. Thomas aggiunge che "alcuni degli ex alunni non cristiani di p. Nellickal, ora ricoprono cariche importanti nell'amministrazione statale e hanno offerto il loro sostegno".
La Cbci ha chiesto alla Commissione nazionale per le minoranze (Ncm) di aprire con urgenza un'inchiesta sul caso. Padre Babu Joseph, portavoce della Cbci, ha dichiarato ad AsiaNews che questo omicidio "va inserito nel contesto delle crescenti atrocità commesse contro esponenti della Chiesa, istituzioni e missionari nel paese". "Abbiamo bisogno di un un'immediata e efficace risposta del governo per porre fine alle violenze contro la Chiesa in India", ha concluso p. Babu.
07/02/2012
17/08/2011