Vescovo di Tripoli: I libici scappano dalla guerra. Centinaia di migliaia i profughi
Il prelato parla con Asianews a poche ore da una serie di raid aerei Nato, che hanno fatto innumerevoli danni. “Si sentono ancora gli aerei passare sulla città e sganciare bombe nelle aree circostanti – racconta Martinelli - ma per il momento non ci sono bombardamenti diretti su Tripoli”. Il prelato invita ancora una volta la Nato a siglare subito un cessate il fuoco e aprire delle trattative con il governo libico, prima che la situazione giunga a un punto irreversibile.
Nonostante le privazioni dovute alla guerra - benzina e cibo razionato – la vita della piccola comunità cattolica della capitale va avanti. “Ogni venerdì sabato e domenica – afferma il vescovo – molti fedeli partecipano ancora alle funzioni, soprattutto filippini e africani sub-sahariani, e sono una grande testimonianza di fede e di carità in un momento così difficile”.
Oggi in Vaticano, il card. Bertone, Segretario di Stato della Santa Sede, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini e altri esponenti della Segreteria di Stato vaticana, si incontreranno per discutere la crisi in Africa del nord e Medio oriente. (S.C.)