Vescovo di Sendai: Grazie per le vostre preghiere e assistenza
di Toni Hiroshi
Varato il Centro di aiuto per “testimoniare l’amore di Dio” verso i colpiti e i sofferenti. Numero speciale del settimanale cattolico sul disastro, distribuito solo su internet perché impossibile la stampa e la spedizione. Il 24 marzo incontro straordinario dei vescovi per l’emergenza. Continua la battaglia per raffreddare i reattori di Fukushima. Entro oggi ricollegata l’elettricità ai reattori 1 e 2.
Sendai (AsiaNews) – Mons. Martin Tetsuo Hiraga, vescovo di Sendai ha diffuso un messaggio a tutti i giapponesi per confortare le vittime e per ringraziare tutti dell’aiuto che la diocesi sta ricevendo anche dall’estero. Sendai è la diocesi più colpita dal terremoto e dallo tsunami e abbraccia le province di Aomori, Iwate, Miyagi e Fukushima, le più vicine all’epicentro del sisma. Il messaggio ha la data del 17 marzo, lo stesso giorno in cui nella cattedrale di Sendai, è stato allestito un Centro di aiuto per i sopravvissuti e di coordinamento per i volontari.
Due giorni fa il settimanale cattolico ha pubblicato un numero speciale sul disastro. Esso è stato diffuso solo su internet, perché vi sono molte difficoltà nella stampa e spedizione.
Il 24 marzo, su richiesta del presidente della Conferenza episcopale, i vescovi giapponesi si raduneranno per un incontro straordinario di emergenza per discutere e programmare la loro risposta al disastro.
Intanto prosegue l’emergenza alla centrale nucleare di Fukushima. Soldati e vigili del fuoco cercano di raffreddare gli impianti con tonnellate d’acqua gettate da camion cisterna. Allo stesso tempo, gli ingegneri stanno rimettendo in funzione l’elettricità per far tornare a funzionare il sistema di raffreddamento dei reattori. Un responsabile della sicurezza dell’impianto ha dichiarato che per oggi si prevede il ricollegamento dell’elettricità ai reattori 1 e 2.
Ecco il testo completo del messaggio di mons. Hiraga:
Miei cari concittadini giapponesi, sono il vescovo Tetsuo Hiraga della diocesi cattolica di Sendai. In questo momento tragico di una catastrofe senza precedenti, causata dal grande terremoto e dal conseguente tsunami che ha colpito le aree costiere del nord-est della nazione, abbiamo ricevuto molti sinceri messaggi, cordiali condoglianze e donazioni da tutta la nazione e dall’estero. Vi ringraziamo moltissimo per i vostri pensieri e preghiere e per la vostra gentile assistenza.
Come sapete, vaste aree della costa nord-est sono state colpite e il nostro ufficio diocesano non è riuscito ancora a stilare tutti i dettagli dei danni.
Insieme agli sviluppi imprevedibili della crisi all’impianto nucleare di Fukushima, dovremo ricevere molte altre informazioni che potrebbero segnare la nostra vita ancora di più.
Per rispondere alle attuali avversità, abbiamo avuto un incontro con il presidente della Caritas Giappone, mons. Isan Kikuchi di Niigata, con i membri della Caritas Giappone e con mons. Daiji Tani di Saitama e abbiamo deciso di approntare un centro di emergenza per coordinare le operazioni di aiuto umanitario a Sendai.
Il centro si chiama “Centro di sostegno della diocesi di Sendai” e cercherà di fare del suo meglio con l’aiuto della vostra preghiera, incoraggiamento e assistenza.
Il centro sta anche cercando di dare il maggior numero di informazioni e di aggiornamenti, ma essendo all’inizio delle sue attività, potrebbe per ora deludere le vostre aspettative. Vi preghiamo di scusarci per questo.
La lettura del Vangelo di oggi [del 17 marzo – ndr] include queste parole: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete”.
Noi crediamo con forza in Dio che è amore, anche se siamo stati colpiti da questa catastrofe con durezza. Siamo decisi a fare del nostro meglio, mano nella mano, perché le nostre attività di soccorso per i colpiti e i sofferenti possa testimoniare l’amore di Dio.
Molte grazie.
Da Sendai
17 marzo 2011
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