12/07/2006, 00.00
india
Invia ad un amico

Vescovo di Mumbai: "Colpiti dalla tragedia, preghiamo per la guarigione di chi soffre"

di Nirmala Carvalho

L'amministratore diocesano, mons. Bosco Penha, esprime ad AsiaNews la solidarietà della Chiesa. Dure condanne dalla Conferenza episcopale e dai laici della diocesi e del Paese.

Mumbai (AsiaNews) – La tragedia "ha colpito Mumbai ancora una volta. La Chiesa esprime simpatia e solidarietà alla città in questo momento di shock, trauma, dolore e sofferenza ed offre preghiere speciali affinché le ferite provocate dall'attacco possano guarire presto". L'amministratore dell'arcidiocesi di Mumbai, mons. Bosco Penha, commenta così ad AsiaNews l'attacco terrorista lanciato ieri contro le ferrovie cittadine che ha provocato oltre 180 morti e più di 600 feriti.

"Appena ho avuto notizia dell'accaduto – racconta il presule – ho offerto delle preghiere per la popolazione e questa mattina ho celebrato messa, pregando in maniera particolare che tramite l'eucarestia, sacramento di guarigione, Egli possa guarire le ferite fisiche ed emotive della popolazione traumatizzata. Anche adesso, sono costantemente in preghiera per Mumbai e la sua gente".

Mons. Bosco regge la diocesi al posto dell'arcivescovo, il cardinale Ivan Dias, che il Papa ha nominato nuovo prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Il presule vuole comunicare "la solidarietà e la preoccupazione di tutti i vescovi dell'arcidiocesi nei confronti delle famiglie colpite dal trauma" ed assicura "preghiere speciali per il ritorno alla pace, alla calma ed alla stabilità, che saranno espresse in tutte le messe del fine settimana in ogni chiesa della diocesi".

"Voglio lodare – aggiunge – i servizi resi dalle ferrovie, dalla municipalità e dalla polizia nel corso della crisi, oltre agli innumerevoli 'buoni samaritani' che hanno aiutato da subito le persone in difficoltà". "Invito inoltre – conclude – tutto il clero a mettere a disposizione ogni risorsa per coloro che soffrono, dimostrando in questo modo il vero insegnamento di Cristo e la sua compassione".

Da Bangalore, l'arcivescovo Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana, dice ad AsiaNews: "Questi attacchi vanno condannati nel più duro dei modi. Non vi è religione o filosofia che possa perdonarli. La violenza non ha senso, sono morte vittime innocenti ed altre giacciono in ospedale. Sono  ferite che non andranno mai via. Prego che la violenza che ha colpito la metropoli non divenga la miccia per nuove violenze e rappresaglie".

"Il cristianesimo – continua il presule – è da sempre convinto dell'importanza della comprensione fra le religioni ed io spero che la Chiesa possa giocare un ruolo importante nell'unire le culture di persone diverse per fede e credo religioso. Con questo impegno, la Chiesa può rendere possibile la guarigione di queste ferite". "Mumbai è molto vicina al mio cuore – conclude - io vengo da lì ed è lì che vive la mia famiglia, di cui ho potuto avere notizie solo tramite un messaggio. Preghiamo affinché atti come questo non si ripetano".

Molto duro il commento di Doplhy D'Souza, presidente del Bombay Catholic Sabha, organizzazione di laici cattolici della città, che in un comunicato "condanna questo atto inumano" e chiede al governo ed alla polizia di "dare la caccia alle miserabili bestie, una macchia dell'umanità, che hanno commesso tali orrendi crimini".

Condanna e dolore sono state espresse anche dall'All India Catholic Union, la più grande associazione di laici cattolici indiani, che si è detta "vicina al cuore di coloro che soffrono e di coloro che piangono una perdita".

"Il bersaglio innocente di questi atti criminali – scrive il suo presidente, John Dayal – è stato scelto per creare tensioni e distanze fra le diverse comunità del Paese. Sappiamo per esperienza che le forze oscure del fanatismo si rafforzano solo se riescono a seminare odio ed intolleranza, ma la nazione ha la forza per unirsi e sconfiggerli, in ogni loro forma".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Vescovi indiani condannano le esplosioni di Mumbai
11/07/2006
Mumbai, sette esplosioni colpiscono la ferrovia: almeno 100 morti
11/07/2006
Le bombe di Mumbai "volevano distruggere il cuore dell'India, ma hanno fallito"
12/07/2006
Premier indiano: "Nessuno può mettere in ginocchio il nostro Paese"
13/07/2006
Attentati a Mumbai: oltre 180 i morti, la polizia cerca i responsabili
12/07/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”