Vescovo di Manila: "Il Papa ha convinto tutti noi a spalancare le porte a Cristo"
Il vescovo ausiliare di Manila, mons. Cortez, ricorda ad AsiaNews Giovanni Paolo II: "Ci ha spronato all'evangelizzazione dei giovani e con i giovani lo ricorderemo nel primo anniversario della sua morte".
Manila (AsiaNews) Giovanni Paolo II "era vicino al cuore di tutti i filippini, che hanno accolto come un inestimabile tesoro l'invito a 'non avere paura ed aprire, anzi spalancare la porta a Cristo'". E' questo il ricordo che mons. Bernardino Cortez, vescovo ausiliare di Manila e vicario generale del Santuario del Sacro cuore di Gesù, ha del defunto Pontefice, di cui ricorre il due aprile il primo anniversario della morte.
"Per ricordare questo grande Papa dice mons. Cortez - vi sarà un incontro con i giovani di Manila, che inizierà con una messa celebrata dal nuovo cardinale, l'arcivescovo di Manila Gaudencio Rosales. L'incontro e la messa si terranno a Malate, nella palestra all'aperto della scuola cattolica. Non potevamo scegliere un altro luogo, perché vi parteciperanno oltre 5 mila ragazzi da tutto il Paese". "Sarà l'incontro principale di tutto l'anno nelle Filippine riprende - e vi saranno preghiere, intenzioni e ringraziamenti in memoria di Giovanni Paolo II".
La decisione di celebrare il primo anniversario della morte del Pontefice con i giovani è stata presa perché "la più grande celebrazione eucaristica mai avvenuta è stata proprio qui, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù del 1995. Il Papa, in quell'occasione, ci ha fatto sentire più che mai quanto era vicino al cuore di tutti i filippini, soprattutto quando ci ha esortati a "non avere paura e aprire, anzi spalancare la porta a Cristo".
"In questo senso spiega il presule - egli ci ha spronato all'evangelizzazione dei giovani, perché i nostri giovani sono coloro che, tra i popoli asiatici, viaggiano di più. In tutto il mondo vi sono lavoratori che provengono dalle Filippine ed il nostro compito di sacerdoti e vescovi è quello di dare loro una base cattolica forte, che non ceda neanche in Paesi che ai cattolici sono ostili. Questo si può fare solo quando la porta è spalancata davanti al Signore".
"Siamo fieri conclude - di questo insegnamento di Giovanni Paolo II e cerchiamo di applicarlo in ogni nostro gesto. Adesso, dovunque vi sia una chiesa cattolica, dentro c'è un filippino che prega".