Vescovo di Bellary: media cattolici, sempre più protagonisti nella missione
di Nirmala Carvalho
È stato consacrato oggi il nuovo vescovo di Bellary, mons. Henry D’Souza, da anni pioniere delle comunicazioni sociali in India. L’avanzare del Partito nazionalista indù, dice ad AsiaNews, “non mi rende pessimista, ma questo non vuol dire che mi senta ottimista”.
Bellary (AsiaNews) – L’India “è la più grande democrazia del mondo, e la Chiesa qui non svolge attività politica. Lavoriamo per tutti, e continueremo la nostra missione per migliorare la qualità della vita e sviluppare le situazioni che ne hanno bisogno. Il fatto che il Partito nazionalista indù stia guadagnando sempre più Stati non mi rende pessimista; ma questo non vuol dire che mi senta ottimista”. Lo dice ad AsiaNews mons. Henry D’Souza, consacrato oggi vescovo di Bellary, diocesi dello Stato meridionale del Karnataka dove da pochi giorni ha preso il potere il Bharatiya Janata Party (Bjp). Il Bjp è noto per il suo carattere nazionalista e vicino al fondamentalismo indù.
Il nuovo vescovo è stato per anni portavoce della Conferenza episcopale indiana, e ricopre il ruolo di segretario della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali. Grazie alla sua opera, il ruolo dei media cattolici ha assunto sempre più rilievo nel panorama indiano. Secondo il presule, i giornalisti cristiani “giocano un ruolo significativo nella missione della Chiesa, e devono essere integrati nel ministero cattolico. Non ci si deve mai stancare di essere annunciatori della buona novella al mondo intero”.
Negli ultimi anni, dice mons. D’Souza, “l’India ha fatto enormi passi in avanti nel campo della comunicazione, ed i media esercitano una grande influenza nella mente delle persone. Creano l’opinione pubblica, e possono portare valori religiosi ed etici nel campo sociale, politico ed economico. Per questo, la comunicazione implica anche il proclamare i valori del Regno in un contesto di inculturazione, per la trasformazione del mondo intero”.
Alla sua consacrazione erano presenti rappresentanti vaticani, sacerdoti di Hong Kong, 35 vescovi, 350 sacerdoti e 400 religiose. Inoltre, a testimonianza del suo buon rapporto con il governo, vi erano il ministro del Lavoro Oscar Fernandes e la segretaria personale del premier indiano Manmohan Singh. Presenti inoltre diversi rappresentanti del Bjp locale, che alle ultime elezioni ha vinto 8 seggi sui 9 disponibili nel distretto diocesano.
Parlando di questa vittoria, mons. D’Souza dice ad AsiaNews: “Questa è la democrazia. Il Bjp ha vinto in maniera democratica, e noi rispettiamo sempre la democrazia. In alcuni Stati dove comanda il Bjp, si sono verificate situazioni spiacevoli per le minoranze, cose che preoccupano. Sono però convinto che, in una società civile, le compagini politiche siano chiamate a comportarsi in maniera civile. Non sono pessimista, ma questo non significa che sono ottimista”.
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