Vescovo di Aleppo: Cristiani addolorati e preoccupati per la sorte dei prelati rapiti
Aleppo (AsiaNews) - "Tutta la comunità cristiana di Aleppo è addolorata e preoccupata" per la sorte di mons. Yohanna Ibrahim e mons. Boulos Yaziji, i due vescovi ortodossi rapiti lo scorso 22 aprile nella provincia di Aleppo al confine con la Turchia. Lo afferma ad AsiaNews mons. Jean Clement Jeanbart, vescovo della Chiesa greco-melchita. "Cerchiamo di incoraggiare e dare speranza ai nostri fedeli - racconta - che sono confusi dalle notizie contrastanti riguardo alla situazione dei due prelati".
Secondo mons. Jeanbart il sequestro e le sue dinamiche restano un mistero difficile da districare, dopo la falsa notizia della loro liberazione, data pochi giorni dopo il rapimento. Voci non confermate parlerebbero di un loro rilascio imminente, ma per il vescovo non si sa più a chi credere: "La nostra speranza è che possano ritornare fra le loro comunità nei prossimi giorni per festeggiare la Pasqua ortodossa. In tutte le chiese, cattoliche e ortodosse, si prega ogni giorno per il loro ritorno e per la loro salvezza".
Dopo gli appelli di papa Francesco, si moltiplicano le richieste per il rilascio da parte dei leader religiosi cristiani e musulmani. Oggi, il patriarca cattolico maronita libanese Beshara Rai, impegnato in una visita in Brasile, ha affermato che "la comunità internazionale deve impegnarsi per la liberazione dei due vescovi", sottolineando che "nel Paese arabo sono in corso crimini contro l'umanità". Quattro giorni fa, sempre dal Brasile, il card. Rai aveva sottolineato che "i due vescovi non hanno nulla a che vedere con la crisi siriana" e per questo "vanno rilasciati, in nome dell'umanità".
Lo scorso 27 aprile anche l'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) ha condannato il rapimento dei due vescovi. Ekmeleddin Ihsanoglu, segretario generale dell'organismo panislamico, ha chiesto il loro rilascio "immediato e incondizionato", ribadendo che il loro sequestro "contraddice i principi dell'islam autentico, e l'alto status riservato dall'islam agli ecclesiastici cristiani".
Il prossimo 10 maggio, nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma, la comunità greco-cattolica ha organizzato una messa in rito bizantino per pregare per il rilascio di mons. Ibrahim e mons. Yaziji, per il la liberazione di tutte le persone vittime di sequestro e per la pace in Siria e in Medio oriente. La liturgia sarà presieduta dall'archimandrita Mtanious Hadad B.S., apocrisario patriarcale di Gregorio III Laham, patriarca della Chiesa greco-cattolico melchita. (S.C.)