Vescovo del West Java: dialogo sulla chiesa di Santa Maria. Oppure azioni legali
di Mathias Hariyadi
Mons. Johannes Pujasumarta Pr, vescovo di Bandung, spiega che attraverso un “dialogo costruttivo” si può raggiungere una “buona soluzione”. Il prelato promette battaglia e non esclude l’ipotesi di adire le vie legali. Fra i motivi che hanno bloccato la costruzione della chiesa le proteste di “gruppi particolari” della zona.
Jakarta (AsiaNews) – “Il dialogo con le persone di buona volontà dovrebbe essere la base per affrontare ogni questione sociale, inclusa la recente revoca del permesso di edificazione della chiesa di Santa Maria” a Cikampek, nella reggenza di Purwakarta. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Johannes Pujasumarta Pr, vescovo di Bandung, nella provincia di West Java. Il prelato aggiunge anche che “tutte le procedure sono state effettuate secondo la legge” e promette che “verranno intraprese azioni legali”.
Nei giorni scorsi le autorità del distretto di Purwakarta, provincia di West Java, hanno revocato ufficialmente il permesso – rilasciato due anni prima – di costruire la chiesa di Santa Maria nel villaggio di Cinangka, nel sotto-distretto di Bungur Sari. Jaenal Arifin, funzionario locale, ha parlato di alcune “irregolarità” scoperte nella concessione dell’Imb, l’Izin Mendirikan Bangunan, una sorta di delibera scritta che permette l’apertura di un cantiere ed è rilasciato dalle autorità locali. A questo – nel caso la costruzione riguardi un luogo di culto cristiano – si aggiunge il “nulla osta” di un certo numero di residenti dell’area in cui viene costruito l’edificio e del gruppo per il dialogo interreligioso locale.
Il vescovo di Bandung (nella foto) vuole promuovere “un dialogo costruttivo” con tutte le parti in causa per “trovare una buona soluzione” e, da cristiano, ricorda “il valore della preghiera” per affrontare “tutti i problemi della vita quotidiana”, perché “Dio ci mostri la giusta via” per risolverli. Il prelato conferma che “verranno intraprese, con molta probabilità, azioni legali” ma non intende chiarire nei dettagli quali saranno i passi che la diocesi vuole percorrere.
Fonti di AsiaNews a Bandung riferiscono che un team di avvocati sta valutando il ricorso da presentare in tribunale. Padre Agus Rachmat, dell’Ordine della Santa Croce, aggiunge che il collegio preposto a presentare l’istanza è composto da Liona N. Supriatna, Sentosa Sembiring, Nyoman Wangsa SH, A. Joni Manulyo SH, RB Budi Prastowo SH e Andreas D Sukmono SH.
Mons. Johannes Pujasumarta Pr conferma che “tutte le procedure sono state eseguite secondo la legge”, ma, giunto il momento di iniziare i lavori, è successo “un qualcosa di inaspettato”. Tra cui una serie di proteste da parte di gruppi “particolari” della zona, contrari alla costruzione dell’edificio cattolico.
Il vescovo tiene però a precisare che, oltre ai problemi, vi sono molti aspetti positivi nella vita della Chiesa nel West Java. “Quando ho visitato Cikampek – spiega – ciò che ho visto è stato sorprendente. Sono stato toccato nel profondo e mi ha reso felice vedere quanto sia radicata e sincera la fede in Dio delle persone. Il loro entusiasmo, nella vita di ogni giorno, mi ha sbalordito”.
Il prelato dice di aver testimoniato di persona la “prova della loro fede”. “I cattolici di Cikampek – conclude – vogliono coltivare il loro credo in Dio, vederlo sbocciare e dare frutti in tutta la provincia del West Java”.
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