Vescovo del Karnataka: I cristiani vogliono giustizia per la violenza subita
Bangalore (AsiaNews) - I cristiani del Karnataka aspettano ancora che giustizia sia fatta dopo gli attacchi del 2008 e del 2009, e continueranno a manifestare per difendere I loro diritti. Questo ha dichiarato in un’intervista esclusiva ad AsiaNews mons.Bernard Moras, arcivescovo di Bangalore, presidente della Conferenza regionale dei vescovi del Karanataka. Le sue critiche sono rivolte soprattutto ai risultati del rapporto Somasekhara. “Gli attacchi alle Chiese del 2008 e del 2009 hanno ferito profondamente il tessuto secolare del Karnataka. Quando il governo ha deciso di creare una commissione composta da una sola persona, B.K. Somasekhara, i cristiani hanno deciso di cooperare. Ma dopo aver letto il rapporto finale siamo rimasti profondamente delusi. A causa del suo linguaggio ambiguo, i cristiani hanno deciso di respingere il rapporto”.
L’arcivescovo è anche presidente del Forum dei cristiani per i diritti umani nello Stato. Tutte le diocesi e le varie Confessioni hanno deciso che ci sarebbero state manifestazioni e raduni di protesta ovunque. “La comunità cristiana è stata sotto attacco negli ultimi due anni e mezzo, e il rapporto non le rende nessuna giustizia. Non sono stati identificati responsabili per le aggressioni; invece sono state denunciate le vittime stesse! Nessun individuo, e nessuna organizzazione sono stati identificati come responsabili. E’ questo che ci si può aspettare da una Commissione contro le violazioni dei Diritti umani? Siamo rattristati e abbattuti. Per questo l’intera comunità cristiana, all’unanimità, rifiuta questo rapporto”.
Le richieste dei cristiani del Karnataka sono sintetizzate in quattro punti. Primo: che il Governo affidi le indagini al Central Bureau of Investigation (Cbi) affinché emerga la verità sugli attacchi ai cristiani e sulle affermazioni anti-minoranze contenute nel rapporto. Secondo. Che siano identificati i colpevoli, e perseguiti in base alla legge. Terzo: lo Stato ritiri le azioni legali dirette contro cristiani innocenti collegati agli attacchi alle chiese. Quarto: siano pagati giusti e adeguati risarcimenti agli individui e alle comunità che sono state attaccate e hanno subito gravi danni.
L’arcivescovo di Bangalore sottolinea poi il legame fra le autorità dello Stato e i responsabili delle aggressioni. “Il rapporto da’ legittimità alla posizione dello Stato. Ma è durante questi ultimi tre anni che lo Stato è divenuto testimone del più alto numero di attacchi a cristiani e a chiese. E’ difficile credere che senza un piano deliberato e senza la cooperazione delle autorità le organizzazioni responsabili avrebbero potuto scatenare attacchi di queste proporzioni e violenza. Il rapporto Somasekhara assolve persone e gruppi ritenuti responsabili degli attacchi in una relazione stilata in precedenza, il rapporto a interim”.
03/12/2020 14:20