Vescovo aggredito a Bangalore, sotto gli occhi della polizia
Bangalore (AsiaNews) – Il vescovo di Bangalore, Stato indiano del Karnataka, e alcuni sacerdoti Clarettiani della sua diocesi sono stati aggrediti da una folla di fondamentalisti indù ieri mattina; nella notte gli stessi avevano già attaccato
Tutto è cominciato nel pomeriggio del 17 dicembre, quando un gruppo di genitori degli studenti della scuola gestita dai Clarettiani ha denunciato il direttore dell’istituto per “comportamento scorretto” con gli alunni. Più tardi, nella notte, una folla di attivisti del Sangh Parivar - il cartello che accomuna le correnti dell’estremismo indù - ha attaccato
Una volta alla stazione di polizia, per denunciare l’accaduto i Clarettiani hanno scoperto, meravigliati, che una denuncia già esisteva, ma contro di loro. Hanno, allora, informato subito l’arcivescovo di Bangalore, mons. Bernard Moras, che ieri mattina si è recato sul luogo dell’incidente. Quando il presule è arrivato, un gruppo di fondamentalisti ha assalito la sua automobile rompendone i finestrini, ma senza ferirlo. “Una volta davanti all’ingresso della scuola - racconta lo stesso mon. Moras sul sito della Conferenza episcopale indiana (Cbci) – hanno attaccato l’auto su cui viaggiavamo; hanno provato a colpirmi, ma non sono riusciti a ferirmi”. Con l’arcivescovo viaggiava anche il suo segretario, p. Anthony Samy, che aggiunge: “La polizia era lì davanti a noi ed è rimasta a guardare in silenzio, nonostante ci fosse un numero sufficiente di agenti per intervenire o almeno avvertirci di non arrivare fino al cancello della scuola”.
L’attacco è stato fortemente condannato dal segretario generale della Cbci, mons. Stanislaus Fernandes, dall’arcivescovo di Mumbai, mons. Oswald Gracias e da quello di New Delhi, mons. Vincent Concessao. Tutti e tre hanno chiesto al governo del Karnataka di garantire la debita sicurezza e protezione ai suo cittadini, specialmente alle minoranze.