Vescovi thai: Quaresima tempo di conversione, preghiera e solidarietà
Bangkok (AsiaNews) - È incentrato sulle parole di Benedetto XVI il messaggio ai fedeli di mons. Philip Banchong Chaiyara, vescovo di Ubon Ratchathani (nel nord-est della Thailandia), per il tempo quaresimale. Il prelato sottolinea l'invito del papa a riflettere e ravvivare "la propria spiritualità", per potere "testimoniare con forza la nostra fede" nel mondo contemporaneo. Nei 40 giorni di penitenza e preghiera, in preparazione alla Pasqua di risurrezione, i credenti sono invitati a partecipare alle messe, ricevere la comunione, pregare, digiunare, sacrificarsi e bandire l'egoismo, condividendo i beni con gli altri.
Mons. Banchong Chaiyara, presidente della Commissione episcopale per il servizio sociale (Ecsw), ha inoltre illustrato il "significato della Lettera agli ebrei (10:24)", in cui i fedeli vengono esortati a "capire l'importanza della preghiera, l'aiuto reciproco e il digiuno" prendendo spunto dal Vangelo e dai Sacramenti. "La penitenza - scrive il prelato - è un segno di conversione e un ritorno a Dio e alla Chiesa".
Nel tempo di Quaresima il vescovo emerito di Udon Thani, mons. Geogre Yod Phimphisan, ricorda l'episodio della conversione di san Paolo, che "ci invita a diventare 'un angelo di Gesù Cristo' nell'aiutare gli altri a riconciliarsi con Dio". Il prelato spiega che ogni cristiano è parte della Chiesa universale e deve trasformarsi in un "seminatore di pace".
Tutte le parrocchie hanno distribuito un riassunto del Messaggio quaresimale di Benedetto XVI, con traduzioni nei dialetti locali. In alcune chiese, durante l'omelia, i parroci hanno letto alcuni dei passaggi più significativi. "Il tempo quaresimale è un'opportunità per tutti" avverte p. Peter Prasert Takawej, cappellano del Catholic Business Executive Group (Cbeg) "perché cambiamo i nostri cuori, il comportamento e corriamo in aiuto dei bisognosi".