Vescovi indiani: "La Chiesa si mette a servizio di tutti, a qualunque religione appartengano"
La Chiesa indiana, prima a rispondere ai bisogni nelle aree colpite dallo tsunami. Messaggio di mons. Percival Fernandez, presidente della Caritas.
Mumbai (AsiaNews) Condoglianze per i defunti, ma anche sostegno e aiuto subito per chi è nel bisogno, a qualunque religione appartenga: è il Messaggio che la Conferenza dei vescovi indiani ha diramato per rispondere alla notizia "triste e sconvolgente" del terremoto e del seguente maremoto che h colpito le arre costiere in Orissa, Andhra Pradesh, Tamil Nadu, Kerala e le isole Andaman e Nicobar. La tragedia ha causato già oltre 24 mila morti. Solo in India vi sono stati più di 6 mila morti, con centinaia di migliaia di senzatetto (cifre provvisorie).
Il messaggio, firmato da mons. Percival Fernandez, segretario generale della Conferenza dei vescovi, afferma che la Caritas India l'organismo cattolico di cui egli è presidente - "ha già intrapreso misure di aiuto in tutte le aree colpite dalla tragedia". Negli stati colpiti tutte le strutture ecclesiali e molte chiese sono all'opera per creare rifugi per i senzatetto ed è cominciata la distribuzione di medicine, cibo, coperte ai bisognosi. Insieme alla Caritas, vi sono organizzazioni cattoliche locali e diocesane.
"Tutte le organizzazioni e gli enti pubblici che stanno portando aiuto sono davvero benvenuti a collaborare con le chiese e le loro istituzioni per portare sollievo alla gente".
Mons. Fernandez invita tutti "rimanere uniti nello spirito" per essere vicini a coloro che soffrono nella tragedia. Gli aiuti portati dalla Chiesa cattolica, egli precisa, sono per tutti, "a qualunque gruppo o religione si appartenga". (NC)
28/12/2004
30/12/2004