Vescovi indiani condannano le esplosioni di Mumbai
La Conferenza episcopale indiana invita alla calma la popolazione e definisce l'attacco allo snodo ferroviario di Mumbai "frutto delle mani di elementi anti-sociali". Oltre 104 i morti, più di 400 i feriti.
Delhi (AsiaNews) La Conferenza episcopale indiana (Cbci) "condanna l'attacco compiuto con delle bombe esplose in serie che ha colpito Mumbai, ucciso diverse dozzine di persone e ferito le persone innocenti che viaggiavano sui treni locali". "Denunciamo con forza gli attentati dice padre Babu Joseph, portavoce della Cbci che hanno causato così tanto danno e panico fra la popolazione".
Secondo le ultime notizie, le sette bombe che alle 18.30 (ora locale) hanno colpito lo snodo ferroviario di Mumbai hanno ucciso oltre 104 persone e ferite più di 400. Secondo la polizia locale, le prime bombe - posizionate all'interno dei treni - hanno fatto esplodere intere carrozze ed i passeggeri, in preda al panico, sono corsi fuori dove ve ne erano altre.
Dopo la condanna, i presuli si appellano a tutta la popolazione "affinché affronti con calma questo momento di ansia". "Le esplosioni spiega p. Joseph sono state preparate da elementi anti-sociali. Dovremmo unire le nostre mani per sconfiggere i disegni nefasti di questo tipo di persone all'interno del nostro Paese".
Subito dopo la notizia, il primo ministro dell'Unione Indiana Manmohan Singh ha interrotto il suo viaggio a Kolkata ed è tornato nella capitale del Maharahstra. Il ministero dell'Interno ha assicurato la massima allerta per le forze di sicurezza, incaricate di difendere le installazioni vitali della città, mentre il governo centrale ha assicurato "tutto l'aiuto necessario per affrontare la situazione".
Alta l'allerta nelle piazze, nei mercati e nei luoghi di culto delle maggiori città del Paese.