Vescovi filippini chiedono ai cattolici preghiere per la pace in Myanmar
di Santosh Digal
La Conferenza episcopale delle Filippine sottolinea la vicinanza della popolazione locale con i birmani: entrambi hanno vissuto la violenza della legge marziale. Preghiere e messe per una soluzione pacifica della crisi.
Manila (AsiaNews) – La Conferenza episcopale delle Filippine ha chiesto a tutti i cattolici della nazione di pregare ed offrire messe “affinché si raggiunga presto una soluzione, pacifica e non violenta, alla crisi del Myanmar”. I vescovi hanno poi sottolineato che “proprio il nostro Paese, che ha vissuto esperienze simili, può ben esprimere la propria vicinanza alle sofferenze della popolazione birmana”.
Il presidente della Conferenza, mons. Lagdameo, scrive infatti in un messaggio letto in tutte le diocesi: “Sappiamo bene cosa vuol dire legge marziale, perché l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle. Per questo, possiamo capire cosa provano i monaci, la popolazione ed i nostri fratelli del Myanmar”.
Pochi giorni fa, la Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche aveva inviato una lettera di solidarietà al presidente dei vescovi birmani, mons. Paul Zinghtung Grawng, per esprimere “vicinanza e dolore per la situazione birmana”. Il segretario generale della Federazione, mons. Quevedo, vescovo della diocesi filippina di Cotabato, aveva scritto: “Preghiamo insieme affinché i problemi della vostra amata patria si possano risolvere senza ulteriori violenze”.
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