Vescovi europei ed americani in Terra Santa per un sostegno ai cristiani
"Un buon segnale di vicinanza ai fedeli di qui spiega ad AsiaNews p. Bouwen, missionario in Israele dal 1969 e soprattutto un possibile aiuto economico per le scuole e le parrocchie cattoliche".
Gerusalemme (AsiaNews) Si sta svolgendo in questi giorni il quarto incontro del Gruppo di coordinamento delle Conferenze episcopali europee e americane per il sostegno della Chiesa in Terra Santa. I vescovi europei ed americani sono arrivati a Gerusalemme sabato 14 ed hanno dedicato i primi due giorni del viaggio alle visite pastorali nelle parrocchie di Gerusalemme, Galilea e Cisgiordania. Sabato hanno celebrato messa per i cattolici di lingua ebraica.
Per p. Frans Bouwen, presidente di Giustizia e pace a Gerusalemme e missionario dei Padri Bianchi, "il risultato più immediato e visibile di questa visita è l'aumento dei pellegrini in Terra Santa".
"Un buon numero di vescovi spiega ad AsiaNews - è venuto qui con fedeli provenienti dalle loro parrocchie, per cui vediamo pellegrini di tutto il mondo che vogliono mostrarsi solidali e dare un segnale di reale vicinanza alle persone che vivono qui". L'incontro non è una novità: "Si svolge ogni anno in gennaio spiega ancora - per una visita di solidarietà con i cristiani di Terra Santa e per vedere cosa possono fare per migliorare la situazione".
"Lo scorso anno aggiunge p. Bouwen - è stato però il primo in cui, oltre a Gerusalemme, hanno visitato la Palestina e questa è la prima volta in cui si recano in Giordania".
Oggi infatti i presuli sono ad Amman: "Visitare i tre Paesi dà loro modi di conoscere meglio le differenze fra le tre parti del tradizionale Patriarcato di Gerusalemme".
Un altro importante risultato del viaggio "è dato dalle visite che i vescovi fanno alle parrocchie ed alle scuole cattoliche, che al momento vivono una difficile situazione finanziaria. I presuli aiuteranno a trovare i fondi necessari per aiutare le scuole e gli studenti".
Quest'anno non vi sarà però l'incontro con i politici locali: i problemi di salute di Sharon e le imminenti elezioni in Palestina rendono impossibile un dialogo con la classe dirigente. Fa eccezione la visita a re Abdallah II di Giordania, che dovrebbe svolgersi nel pomeriggio di oggi.