Vescovi e patriarchi fanno gli auguri al nuovo re Abdullah e piangono re Fahd
Beirut (AsiaNews) Il patriarca maronita Nasrallah Sfeir, i vescovi maroniti e il patriarca greco-melkita Gregorio Laham III fanno gli auguri al nuovo re saudita Abdullah.
In un comunicato dell'assemblea dei vescovi maroniti, conclusasi oggi a Dimane nel nord Libano, essi auspicano al nuovo re "un regno prosperoso, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale", coscienti che il nuovo sovrano "ha già una lunga e ricca esperienza" di governo.
I vescovi hanno espresso anche il loro dolore per la morte del re Fahd.
Già ieri il Patriarca Sfeir ha ricordato l'importanza del re Fahd per il Libano. È stato grazie alla mediazione saudita insieme a quella algerina e marocchina che si è giunti agli accordi di Taef (ottobre 1989) che hanno portato alla fine della guerra libanese. Il patriarca ha anche sottolineato che lo stesso Fahd era "amareggiato" perchè gli accordi non sono stati attuati. Gli accordi di Taef prevedevano un ridispiegamento dell'esercito siriano dal Libano: un fatto che si è realizzato solo con il ritiro dei siriani avvenuto pochi mesi fa su pressione dell'Onu e delle potenze occidentali.
Il card. Sfeir ha anche detto che prega per "un regno fruttuoso" e una lunga vita al re Abdullah, e per il riposo dell'anima del re Fahd.
Agli auguri e alle preghiera si unisce anche Gregorio III Laham, patriarca d'Antiochia dei greci melkiti. Recatosi questa mattina nella sede dell'Ambasciata dell'Arabia Saudita a Beirut, sul registro delle condoglianze ha scritto un messaggio:"Con la morte del re Fahd, il mondo Arabo, ed il mondo intero hanno perso un leader che ha portato il suo paese verso il Porto della Pace. La chiesa greca melkita piange la morte del re, ed auspica per il nuovo sovrano un mandato pieno di iniziative a favore di tutti, capace di assicurare ad ogni uomo le liberta fondamentali".