Vescovi d’Europa e Usa pellegrini in Terra Santa a sostegno dei cristiani
Comincia oggi la visita del “Coordinamento delle Conferenze episcopali a sostegno della Chiesa in Terra Santa”, che si propone di offrire aiuto concreto a chi vive nella terra ove visse Gesù e di esercitare pressioni sui rappresentanti politici per una soluzione del conflitto tra israeliani e palestinesi.
Betlemme (AsiaNews) – Comincia oggi l’annuale visita in Terra Santa del “Coordinamento delle Conferenze episcopali a sostegno della Chiesa in Terra Santa”, alla quale prendono parte vescovi americani ed europei.
Il gruppo del “Coordinamento” è stato formato su richiesta della Santa Sede, a Gerusalemme nell'ottobre 1998. Durante la visita del 2006, il Vescovo William Kenney aveva suggerito che il Coordinamento concentrasse le proprie attività secondo tre 'P': preghiera, pellegrinaggio, pressione. Tutti i partecipanti si uniscono nella preghiera con i cristiani locali, e quasi tutti sono stati coinvolti personalmente in progetti specifici per offrire un aiuto concreto - e questa è una cosa che i vescovi portano a casa con sé nelle proprie diocesi e conferenze episcopali.
Molti dei vescovi che partecipano a questi incontri hanno essi stessi condotto dei pellegrinaggi in Terra Santa, e i numeri dei cristiani che si recano nella terra ove visse Gesù stanno lentamente tornando a crescere. Tra una visita annuale e l'altra, i vescovi lavorano per elaborare soluzioni ai vari problemi pratici che i cristiani debbono affrontare, tenendo aperte le porte del dialogo - per quanto questo risulti difficile - con i diplomatici di Israele nei propri paesi d'origine, e chiedendo ai loro rappresentanti eletti di far conoscere la situazione delle persone su tutti versanti del conflitto in Israele e Palestina e portarla all'attenzione dell'Europa e delle istituzioni politiche internazionali.
Alla visita di quest’anno prendono parte vescovi provenienti da Canada, Inghilterra e Galles, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti d'America, oltre al Consiglio delle conferenze episcopali europee (CCEE) e alla Commissione degli episcopati dell'Unione Europea (COMECE). Saranno inoltre rappresentati Caritas Internationalis, Catholic Relief Services, Pax Christi International, I Cavalieri del Santo Sepolcro, la Pontificia società missionaria, la Radio Vaticana e la Fondazione cristiana ecumenica della Terra Santa.
Il programma del 2007, reso noto dalla CCEE, si svolge da oggi al 18 gennaio e prevede una visita a Betlemme, dove i partecipanti assisteranno a una festa di bambini e visiteranno varie istituzioni, come l'Università di Betlemme e l'Ospedale pediatrico della Caritas.
Alcuni partecipanti, in cammino verso Nazareth, visiteranno anche Gaza, dove l'intero gruppo si riunirà per ascoltare i contribuiti di vari relatori e incontrare i gruppi cattolici. Un momento molto importante della tappa di Nazareth sarà la riunione con le comunità parrocchiali cattoliche per la messa della domenica.
La fase finale dell'incontro avrà luogo a Gerusalemme. Un piccolo gruppo di vescovi si augura di poter fare visita al primo ministro israeliano, Ehud Olmert, e al presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas. L'intero gruppo si riunirà poi per fare una valutazione della visita e pianificare le attività future.
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