12/08/2009, 00.00
ASIA
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Vescovi dell’Asia: Eucaristia e “Chiesa locale”, fondamenti della missione nel continente

di Santosh Digal
A Manila, la nona plenaria della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche. 137 delegati, tra cardinali, vescovi e sacerdoti, in rappresentanza di 23 Paesi, si ritrovano dal 10 a 16 agosto sul tema “Vivere l’Eucaristia in Asia”.
Manila (AsiaNews) - Il cristianesimo in Asia “ha bisogno di un rinnovamento continuo” e “della costruzione di una vera Chiesa locale” capace di dialogare con le culture, le religioni ed i popoli del continente. Sono le parole di mons. Orlando B. Quevedo, arcivescovo di Cotabato (Filippine). Il segretario della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc), ha aperto così la 9^ Assemblea plenaria dell’organismo, fondato nel 1975, che in questi giorni raccoglie a Manila 137 delegati in rappresentanza di 23 Paesi del continente.
 
Dopo l’incontro del  2004 in Corea, dedicato al ruolo della famiglia in Asia, i vescovi del continente si ritrovano nella capitale filippina per sei giorni di lavori, dal 10 al 16 agosto, sul tema “Vivere l’Eucaristia in Asia”.
 
Il nono incontro della Fabc si è aperto il 10 agosto con una messa solenne, presieduta dal cardinale Arinze, inviato speciale di Benedetto XVI alla Plenaria. Il prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha ricordato nella sua omelia che il tema scelto per l’incontro è decisivo per il futuro della Chiesa nel continente. Il cardinale ha sottolineato in modo particolare che l’Eucaristia è “il pane spezzato per la vita del mondo”, “ci impegna verso i poveri”, chiede a vescovi “la comunione ecclesiastica piena” e spinge all’evangelizzazione che “è condivisione della fede e non proselitismo”.
 
Aprendo oggi i lavori mons. Quevedo ha affermato che la missione della Chiesa in Asia “è un procedere per continui nuovi inizi”.  Il continente, che raccoglie il 60% della popolazione della terra, attende la parola di Dio e si offre alla Chiesa come un luogo di incontro. Per il segretario della Fabc l’Asia è una terra di dialogo su più fronti: con “il brillante mosaico di antiche culture che ne hanno caratterizzato la civilizzazione”; con “le più antiche tradizioni religiose del mondo: cristianesimo, induismo, buddismo e islam”; con “le milioni di persone che vivono in situazione di bisogno e rappresentano i due terzi dei poveri del mondo”.
 
“In molti posti dell’Asia - ha ricordato mons. Quevedo - la testimonianza silenziosa della fede resta l’unico modo per proclamare il regno di Dio”. Per il vescovo di Cotabato i cristiani del continente sono invitati a guardare l’esempio di questi fedeli per far fiorire una nuova evangelizzazione. Essa deve partire “dalla costruzione di una vera Chiesa locale” attenta soprattutto ai giovani ed ai poveri, ed impegnata nella formazione dei fedeli laici ad una fede consapevole, missionaria e capace di un’autentica partecipazione alla vita delle comunità.
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