Vescovi coreani: Benedetto XVI, apostolo dell’amore per il popolo della Nordcorea
Seoul (AsiaNews) - L'11 febbraio del 2013 Sua Santità Benedetto XVI ha dichiarato di volersi dimettere dal suo ministero di vescovo di Roma e successore dell'apostolo Pietro, dopo aver riconosciuto la sua incapacità di compiere al meglio il suo santo ministero a causa di una salute che peggiora con l'avanzare dell'età. Anche se siamo stati presi alla sprovvista da questa decisione inaspettata, possiamo sentire il suo amore e la sua cura per la Chiesa, che riempiono del tutto il suo cuore. Di conseguenza accogliamo questo suo illuminato discernimento spirituale e questa sua coraggiosa decisione con la stima più alta.
Come successore di Pietro e vicario di Gesù Cristo, il Santo Padre ha servito la Chiesa universale e il mondo intero con devozione negli ultimi otto anni, nonostante i continui richiami dei suoi medici personali. Siamo rattristati dal fatto che non abbia più la forza per portare avanti il suo ministero, anche se a volte ci siamo accorti che il suo passo vacillava. Nonostante questo, si è impegnato al massimo per la Chiesa dei sofferenti, così come per la pace in Africa e Medio Oriente. Ha anche aperto i canali di dialogo interreligioso in maniera molto propositiva.
Non possiamo fare altro che esprimere la nostra gratitudine più profonda per la sua preghiera e il suo incoraggiamento, espresso in ogni occasione possibile, per la Chiesa e la Repubblica coreana. In modo particolare, il Papa ha mostrato una preoccupazione profonda per la popolazione nordcoreana e per la sua situazione estrema, e non ha risparmiato gli sforzi per muovere nei loro confronti aiuti finanziari.
Noi crediamo con forza che il Santo Padre, vero pastore della Chiesa cattolica, continuerà il suo servizio ai fedeli anche dopo aver lasciato il pesante incarico di Pontefice. Spero che tutti i fedeli della Corea rafforzeranno i loro legami spirituali con lui attraverso la preghiera costante, ricordandolo nei nostri cuori come un pastore buono e amorevole.