Verso una soluzione la crisi politica palestinese

Mohammed Shbeir, ex rettore dell'Università islamica di Gaza, sarà il nuovo primo ministro di un governo di unità nazionale.

Gaza (AsiaNews) Sarà Mohammed Shbeir, ex rettore dell'Università islamica di Gaza, il nuovo primo ministro palestinese, a capo di un governo di unità nazionale ritenuto indispensabile non solo per far sospendere il blocco degli aiuti internazionali, ma anche per fermare i contrasti tra Hamas e Fatah.

Anche se la sua nomina dovrebbe essere ufficialmente annunciata a giorni, sia Hamas che il presidente palestinese Mahmoud Abbas hanno confermato che la scelta è caduta su di lui.

Shbeir, che è laureato in microbiologia nell'Università della West Virginia e si reca i frequente negli atenei statunitensi, è stato per 15 anni preside dell'Università islamica di Gaza, dove vive con la moglie e sei figli. Shbeir, secondo quanto dichiarato dall'ufficio della presidenza dell'Anp è stato scelto tra una rosa di tre nomi proposti da Hamas.

Di lui Al Jazeera parla come di una persona "vicina ad Hamas, ma che ha mantenuto buoni rapporti con tutte le fazioni palestinesi e che incontrava di frequente Yasser Arafat". L'israeliano Haaretz lo definisce "relativamente moderato", vicino, ma "non attivo sostenitore" di Hamas, secondo il Jerusalem Post, che lo ha presentato alle ultime elezioni. I due principali gruppi palestinesi, prosegue il quotidiano, "sperano che sia accettabile per la comunità internazionale e aiuti a convincere l'Occidente a ritirare le sanzioni economiche". Secondo la stessa fonte, ora Abbas spera di poter mettere Ziad Abu Amar al Ministero degli esteri. All'economia dovrebbe andare Salam Fayyad, un economista rispettato anche fuori dalla regione.

Il nuovo governo dovrebbe vedere al suo interno esponenti moderati, accettabili dalla comunità internazionale: secondo il quotidiano Al-Ayam nel futuro governo otto ministeri dovrebbero andare ad Hamas, sei a Fatah, sei ad altri gruppi e quattro a personalità indipendenti. L'annuncio della composizione del nuovo esecutivo sarà però rinviato di qualche giorno, fino a quando Abbas non sarà sicuro della revoca delle sanzioni economiche poste dall'Occidente dal marzo scorso dopo l'insediamento del governo guidato da Hamas. Una stretta che ha messo in ginocchio l'economia palestinese e indebolito il governo di Ismail Haniyeh fino alla sua completa paralisi. A tale scopo, Abbas è in Giordania per consultazioni con re Abdallah, mentre Mustafa Barghuti, un esponente politico indipendente vicino a Fatah, che da settimane fa la spola fra Hamas e Fatah, incontrerà oggi a Damasco il leader politico di Hamas, Khaled Meshal.