Verso la demolizione della casa delle suore di Saint Paul, a Hanoi
di Paul N. Hung
Nella struttura ci sono attività caritative, come un centro di aiuto per giovani donne in situazioni difficili, una casa per bambini orfani e disabili, un sezione pre-scolare e altro. Le religiose hanno offerto “piatti di minestra della carità” a molti pazienti poveri di ospedali e tengono un dispensario gratuito per i poveri.
Hanoi (AsiaNews) – Rischia di essere demolita la “casa” della Congregazione di Saint Paul a Hanoi (nella foto), che attualmente ospita, tra l’altro, opere assistenziali per giovani donne, una residenza per bambini orfani o disabili, un dispensario per i poveri: le
autorità locali hanno annunciato che sulla loro proprietà sorgerà un ospedale. Una scelta apparentemente irrazionale a proposito della quale si aspettano le reazioni dell’arcivescovo della capitale e della Commissione giustizia e pace per permettere alle suore di continuare la loro missione e contribuire così allo sviluppo del Paese.
Creata nel 1883, la Congregazione di Saint Paul di suore vietnamite ha la sua sede principale a Hanoi, al n. 37 di Hai Bà Trưng Street, Tràng Tiền Ward, Hoàn Kiếm District.
Da allora, e anche durante la guerra, le suore hanno sempre svolto attività pastorali, servizi sanitari e sociali per la popolazione di Hanoi e contribuito alla costruzione della nazione. Persino il luogo ove sorge la loro casa è legato alla tradizione di proteggere e difendere la nostra patria. Il nome della strada, Hai Bà Trưng, è quello di due donne che hanno sfidato l’invasione del regime feudale cinese e quello del distretto, Hoàn Kiếm, indica la restituzione a Dio della spada magica con la quale l’imperatore Lê Lợi (eroe della tradizione vietnamita) vinse gli aggressori e l’espansionismo della dinastia Ming.
Al momento della sua istituzione, la congregazione aveva 200 suore che si dedicavano ad attività pastorali e sociali per i poveri, sparse in tutto il nord del Paese. Nel 1954, la maggior parte delle suore si rifugiarono a Da Nang e Saigon. Rimasero, come testimoni, in 11, 10 delle quali sono morte, mentre una, vivente, ha 100 anni. “In quel periodo – ricorda suor T. – la situazione nel nord era davvero difficile. La gente viveva tra grandi difficoltà, ovunque guerra e bombardamenti, vita e morte. La proprietà della Congregazione fu in gran parte confiscata dal governo comunista. Ne rimase solo una porzione molto piccola”.
Fortunatamente, dopo il 1986, il periodo delle riforme, le suore ebbero la speranza di ricostruire la loro congregazione. A questo scopo, il primo marzo 2010, 92 suore sono state mandate a Hanoi. Le religiose hanno creato strutture caritative, come un centro di aiuto per giovani donne in situazioni difficili, una casa per bambini orfani e disabili, un sezione pre-scolare e altro. Hanno offerto “piatti di minestra della carità” a molti pazienti poveri del Vietnam Cuba hospital e Germany Vietnam hospital, ai settori 1 e 2 dell’ospedale per il cancro e tengono un dispensario gratuito per i poveri. E hanno svolto attività missionaria nel nord.
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