Veglie di preghiera a Hanoi per un attivista per i diritti umani, la verità e la giustizia
di J.B. An Dang
Si terranno domani e dopodomani nella parrocchia di Thai Ha. Cu Huy Ha Vu è un avvocato che rischia 20 anni di carcere per l’accusa di diffamare le autorità e mirare al rovesciamento del regime, chiedendo un sistema multipartitico.
Hanoi (AsiaNews) – Due veglie di preghiera sono state orgnizzate per domani e dopodomani dai redentoristi della parrocchia di Thai Ha, a Hanoi, “a favore dell’avvocato Cu Huy Ha Vu, della giustizia e della verità”, spiega il superiore del monastero, padre Mathew Vu Khoi Phung.
Contro l’avvocato, noto difensore dei diritti umani, è in programma un processo che dovrebbe iniziare lunedì. Il legale, che non è cattolico, è divenuto famoso in seguito alla denuncia che ha presentato contro il primo ministro Nguyen Tan Dung, per lo sfruttamento da parte dei cinesi delle miniere di bauxite negli Altopiani centrali. E a ottobre ha nuovamente denunciato il Primo ministro per un decreto che vieta ai gruppi di presentare petizioni o lamentele contro il governo.
L’avvocato e sua moglie, Duong Ha, hanno espresso sostegno ai cattolici di Con Dau, Da Nang e si erano offerti per la loro difesa, ma fu loro negato il permesso.
Nei preparativi per la celebrazione dell’11mo congresso del Partito comunista, tenutosi a gennaio, Vu è stato arrestato, insieme con altri attivisti per i diritti umani. Il 17 febbraio è stato accusato di propaganda contro lo Stato per aver pubblicato articoli e aver dato interviste a giornali stranieri miranti a “diffamare l’autoritùà del governo popolare, conducendo una guerra psicologica mirata a rovesciare il regime e chiedendo un sistema multipartitico”. Rischia fino a 20 anni di carcere.
Vu ha un passato significativo. E’ il figlio di un eminente poeta, Cu Huy Can, che ha guadagnato un ruolo politico in Vietnam in quanto è stato un compagno del padre del comunismo vietnamita, Ho Chi Minh, durante le guerra di Indocina e del Vietnam, dal 1945.
I redentorisi sono coscienti del fatto che le veglie di preghiera, chieste anche dai familiari dell’avvocato, “potrebbero causare nuovi problemi per noi. In ogni caso- dice padre Mathew Vu - noi abbiamo la responsabilità di sta re dalla parte della giustizia e della verità. Non abbiamo una linea che mira a creare situazioini ‘sensibili’. Noi ci troviamo di fronte a problemi ‘estremamente sensibili’ per la loro natura e non possiamo farci niente”.
Le autorità di Hanoi hanno a più riprese chiesto l’allontanamento dalla capitale di padre Mattew Vu e di altri redentoristi.
Le dimissioni dell’arcivescovo Joseph Ngo Quang Kiet e una serie di attacchi contro i cattolici sembrano voler riportare i rapporti tra Stato e Chiesa a prima del 2008, quando nel Paese esplosero le proteste dei cattolici.
Da una parte ci sono episodi di cstrizione alla rinuncia della fede, violenze, pressioni e arresti contro i cristiani delle rovince degli Altipiani. Ci sono sacerdoti e anche vescovi ai quali viene impedito di celebrare messa e svolgere attività pastorali. Dall’altra parte, si cerca di far rifiorire le attività dei cattolici “patriottici”. Articoli e discorsi che lodano il “contributo dei cattolici” sono pubblicati dai media di Stato e sono sulla bocca dei funzionari, mentre le autorità mirano alla totale sottomissione dei fedeli al Partito.
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