Va portata a livello politico la violenza della polizia contro i cristiani
Ancora un giovane torturato a morte e manistestanti feriti
Lahore (AsiaNews) Va portata a livello politico la grave questione delle morti causate dalle violenze della polizia pakistana, che stanno crescendo rapidamente, in particolare verso giovani cristiani. E' quanto sostiene con AsiaNews Peter Jacob, segretario della Commissione giustizia e pace del Paese, dopo gli incidenti seguiti alla morte per torture di un altro giovane cristiano, Nasir Masih. Jacob parla esplicitamente di torture della polizia e di intolleranza religiosa.
Nasir Masih,21, figlio di Mukhtar Masih, residente a Sheikhupura (35 km da Lahore, nella provincia del Punjab) è il secondo giovane cristiano morto in Pakistan in seguito a torture della polizia, il terzo giovane cristiano ucciso dall'inizio dell'anno.
Egli era stato arrestato con la falsa accusa di furto il 16 agosto ed è morto tre giorni dopo: il suo corpo mostrava 12 ferite.
Secondo il racconto del padre Mukhtar, quel pomeriggo, verso le 17:30 Nasir era andato a trovare un suo amico; poche ore più tardi, verso l'una di notte, la sua famiglia fu informata dalla polizia che era stato arrestato con l'accusa di furto. In quel momento era nell'ospedale del Quartier general e e la famiglia poteva visitarlo lì.
"Quando siamo arrivati all'ospedale, mio figlio era in condizioni veramente cattive, a causa delle torture e mi ha detto che la polizia lo aveva trattato brutalmente". Ma dopo l'esame medico, la polizia lo riportò in caserma.
Due giorni dopo, il 19, il padre di Nasir, con il suo avvocato, andò per chiedere il rilascio su cauzione, ma la polizia non portò il giovane in tribunale, ma all'ospedale civile Sheikhupura, dove è morto per le gravi ferite.
Il 20 c'è stata la denuncia del padre per omicidio a causa delle torture della polizia. Centinaia di cristiani della regione, donne comprese, sono scesi in piazza di fronte al rifiuto della polizia di mandare sotto processo i poliziotti accusati. Essi hanno bloccato la strada tra Siekhupura e Lahore. Per dipserdere i dimostranti, la polizia ha risposto con cariche, gas lacrimogeni e colpi in aria; numerosi manifestanti sono rimasti feriti.
Una ventina di cristiani sono stati arrestati ed accusati di diverse violazioni del Codice penale, comprese le norme antiterrorismo.
Per la morte provocata dalle torture di Nasir sono accusate dieci persone, compresi sei poliziotti, agli ordini di Shahid Iqbal, ufficiale del Distretto. Nessun arresto è stato fatto dopo le accuse. La polizia ha anche ammonito la locale comunità cristiana ed in particolare Haroon Fateh Jang, avvocato della famiglia di Nasir, a non portare avanti il caso.
Jacob ha detto che prima di tutto ci si prepara a difendere i manifestanti dalle accuse.
L'uccisione di Nasir segue quelle avvenute a maggio di Samuel Masih e Javed Anjum. Samuel Masih, accusato in base alla legge sulla blasfemia e' stato ucciso da un poliziotto mentre era in ospedale a Lahore per una tubercolosi, mentre Javed Anjum è stato torturato a morte da estremisti musulmani della madrassa Jamia Hassan Bin Murtaza, nella provincia del Punjab.
18/10/2017 08:58