Usa, Palestina e Israele, “concreto” impegno per la Conferenza di Washington
Ramallah (AsiaNews/Agenzie) – La prossima conferenza di pace sul Medio Oriente, prevista per metà novembre a Washington, sarà “seria e di sostanza” e mirerà a progredire verso la creazione di uno Stato palestinese accanto a quello di Israele. Lo ha assicurato ieri il Segretario di Stato Usa Condoleezza Rice da Ramallah, dove ha avuto un colloquio con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, e il premier, Salam Fayyad.
Con l’occasione la Rice ha esortato palestinesi e israeliani a raggiungere un'intesa prima dell’appuntamento di Washington. L'obiettivo – ha ricordato - è di “fare passi avanti nel processo di pace” e arrivare a un “"documento che crei le fondamenta per l'avvio di negoziati seri che portino il prima possibile alla creazione di uno Stato palestinese". La numero uno della diplomazia statunitense ha inoltre garantito il suo personale impegno e quello del primo ministro israeliano Ehud Olmert nel “porre le basi per un incontro che abbia successo”.
Da settimane si parla del lavoro di Olmert e Abu Mazen su negoziati per la firma di una Dichiarazione di principi per la pace fra Israele e Palestina. Washington auspica che il documento sia presentato prima dell'incontro; questo incoraggerebbe la partecipazione al summit di altri Stati arabi altrimenti difficili da coinvolgere come l’Arabia Saudita o l’Egitto che già hanno minacciato di non presentarsi qualora l’evento si rivelasse vago e senza significativi punti in agenda.
Finora gli Stati Uniti hanno preferito non specificare come si pensa di procedere sui tre punti chiave su cui i negoziati tra le parti sono in stallo: i confini definitivi dello Stato palestinese, lo status di Gerusalemme e i diritti dei profughi palestinesi.
27/11/2007