24/02/2011, 00.00
TAIWAN - CINA
Invia ad un amico

Uova e crisantemi contro la delegazione cinese in visita a Kaohsiung

Una delegazione cinese di alto livello è da ieri in visita a Taiwan per concordare maggiori rapporti turistici ed economici. Contestazioni nella seconda maggior città dell’isola, ma incontro cordiale con un forum di imprenditori locali. Il turismo cinese è una grande risorsa per Taipei.

Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di circa 200 dimostranti ha lanciato uova e crisantemi contro la delegazione cinese, nella città portuale di Kaohsiung, nel sud di Taiwan. Chen Yunlin, capo della delegazione e massimo negoziatore di Pechino con Taiwan, è arrivato ieri per una visita di 6 giorni per discutere come aumentare i rapporti turistici e commerciali tra i due Paesi.

Nel sud dell’Isola sono più forti i sentimenti anticinesi e Chen ci si è recato alla guida di circa 20 dirigenti di ditte statali per partecipare a un forum economico e per studiare le opportunità di investimento per le aziende cinesi. Al forum l’accoglienza è stata molto cordiale e Chen ha ringraziato i partecipanti “per il caldo benvenuto”, ripetendo che vuole “favorire il nostro sviluppo congiunto”.

Ma all’arrivo nella seconda maggior città taiwanese i dimostranti, peraltro tenuti ben a distanza dalla polizia, hanno gridato slogan come “Sostieni l’indipendenza di Taiwan” e accolto la delegazione con il lancio di uova e fiori. I dimostranti hanno spiegato che volevano lanciare gelsomini, quale simbolo della rivoluzione in atto nei Paesi arabi contro governi oppressivi, ma in questa epoca non fioriscono nell’isola. Così hanno lanciato crisantemi.

La delegazione discute anche l’aumento dei permessi per i turisti cinesi a Taiwan. Oggi è permesso l’ingresso a fino a 4mila turisti cinesi al giorno e si pensa di consentire altri 500 visti per un soggiorno fino a 15 giorni. Il turismo cinese porta a Taiwan forti entrate economiche. Si calcola che dalla Cina siano venuti 1,63 milioni di visitatori a Taiwan nel 2010, +68% rispetto al 2009, persino più che dal Giappone.

I rapporti tra i due Paesi sono al miglior livello dalla loro separazione, da quando nel 2008 a Taipei è stato eletto il presidente Ma Ying-jeou. Nel 2010 è stato siglato anche un accordo per scambi commerciali privilegiati. Tuttavia la Cina non rinuncia a considerare Taiwan come una provincia ribelle e molti taiwanesi temono che Pechino usi l’economia per assorbire l’isola e giungere ad una unificazione. La Cina tiene puntati su Taiwan non meno di 1.600 missili e non rinuncia alla minaccia di un immediato intervento militare se Taipei insiste a dichiararsi indipendente.  

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Arriva a Taiwan la prima crociera turistica diretta dalla Cina
16/03/2009
Arresti contro la Rivoluzione dei gelsomini. La Cina esclude riforme democratiche
11/03/2011
Arresti, divieti, controlli: la Cina ha paura della Rivoluzione dei Gelsomini
03/03/2011
Rivoluzione dei Gelsomini: la Cina chiamata in piazza per il 6 marzo
28/02/2011
Pechino-Taipei: tante polemiche, ma gli scambi economici crescono
08/01/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”