Un’altra tragedia annunciata: dispersi 69 minatori per un’inondazione
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un’inondazione ha intrappolato ieri 69 minatori nella miniera di carbone Zhijin nella contea di Shanxian (Henan). Si pompa fuori l’acqua e si scavano buchi per mandare aria nei cunicoli, nel disperato tentativo di salvarli, ma mancano conferme che siano ancora vivi. Pare sia un’altra tragedia annunciata, perché sono state sottovalutare le pesanti piogge di questi giorni.
Secondo l’agenzia statale Xinhua, le forti piogge il 28 luglio notte hanno dapprima invaso un pozzo di una vecchia miniera di alluminio e poi hanno inondato la miniera di carbone tramite un vecchio cunicolo. I 102 minatori al lavoro sono stati del tutto sorpresi e solo alcuni sono riusciti a fuggire fuori. Si ignorano le misure di prevenzione adottate, ma pare che sia stato sottovalutato il pericolo delle pesanti precipitazioni.
La miniera è gestita dalla statale Zhijian Mining Co. Ltd, ha una produzione annuale fissata in 210mila tonnellate ma produce 300mila tonnellate di carbone l’anno. Non è chiaro se la superproduzione abbia alterato le misure di sicurezza.
Le miniere cinesi sono le più pericolose del mondo. Dati ufficiali parlano di circa 5mila morti nel 2006, ma altre fonti dicono che sono stati almeno 20mila. La fame di energia del Paese (prodotta per due terzi dal carbone) e il desiderio di guadagno di proprietari senza scrupoli spingono molte miniere a lavorare senza rispettare le necessarie misure di sicurezza, spesso con la connivenza dei funzionari locali deputati al controllo. Nonostante l’impegno diretto del governo a garantire la sicurezza, con minaccia di gravi punizioni, ci sono incidenti mortali quasi ogni giorno. La settimana scorsa una detonazione accidentale di esplosivo in una miniera della contea di Sanjia (Shanxi), ha intrappolato sottoterra 57 minatori, 6 dei quali sono morti. Secondo i dati del Procuratore generale del popolo, nel 2006 oltre il 95% dei funzionari coinvolti in questi disastri è stato prosciolto dalle accuse di abuso od omissione di atti d’ufficio oppure ha ottenuto sanzioni lievi o la sospensione della condanna.