Uno strumento per riallacciare i legami con l’emigrazione libanese
Il patriarca Sfeir sottolinea come la “Fondazione maronita nel mondo” vuole avvicinare coloro che sono espatriati e spingerli a segnare i loro figli nei registri nazionali, in modo che essi recuperino a nazionalità libanese.
Beirut (AsiaNews) – Vuole essere uno strumento per combattere lo sradicamento dei libanesi emigrati la “Fondazione maronita nel mondo” che ieri è stata ufficialmente lanciata. Creato con un decreto patriarcale e presieduto dall’ex ministro Michel Eddé, il nuovo organismo, nelle parole del patriarca Nasrallah Sfeir, “vuole riallacciare il contatto con gli emigrati libanesi e spingerli a segnare i loro figli nei registri nazionali, in modo che essi recuperino a nazionalità libanese”.
La preoccupazione dell’emigrazione, peraltro, è un tema che torna spesso nelle riflessioni del patriarca, che anche in questa occasione ha spiegato i motivi della sua inquietudine. “Nessuno – ha detto – ignora che il numero dei libanesi diminuisce in patria a causa dell’emigrazione che colpisce tutte le comunità. Il numero degli espatriati, cristiani e musulmani, dal 1970 ha superato il milione di persone e si tratta di un fenomeno che rappresenta una minaccia per l’equilibrio islamo-cristiano”.
Il cardinale ha infine fatto un accenno alla controversa questione della concessione della nazionalità fatta in passato “a persone che non ne hanno il diritto, mentre numerosi libanesi emigrati nel sono stati privati. Correggere l’errore su questo piano sarebbe una iniziativa lodevole”. “lodevole”, nelle sue parole, è anche il lancio della Fondazione. In proposito, il patriarca ha raccontato che nel corso dei viaggi compiuti negli Stati Uniti, in Australia, Spagna, Sudafrica e Qatar ha incontrato le comunità libanesi, specialmente cristiani e soprattutto maroniti e che li ha incitati a ricostituire i legami con la patria. “Tutti – ha sottolineato – hanno nostalgia del Libano” e ciò rende di particolare importanza il lavoro che la nuova fondazione è chiamata a compiere.
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