04/04/2013, 00.00
INDIA – VATICANO
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Universitari indiani: Incontrare papa Francesco, un momento di grazia e santità

di Nirmala Carvalho
Alla prima udienza generale era presente una delegazione indiana di 14 ragazzi. Quattro di loro hanno salutato il papa, invitandolo a visitare presto l’India. Il capo del gruppo: “Il papa ha benedetto la nostra bandiera, come se lo stesse facendo a tutti gli studenti dell’India”.

Mumbai (AsiaNews) - "Un momento di grazia, che ci ha trasmesso gioia per la vita e santità". Così Kevin D'Souza, capo di una delegazione indiana presente a Roma alla prima udienza generale di papa Francesco, descrive ad AsiaNews l'incontro con il Santo Padre, sceso in piazza san Pietro per salutare i fedeli presenti.

Composto da 14 giovani originari di Mumbai, Delhi e Orissa, il gruppo era a Roma per partecipare al 46mo Congresso UNIV, un incontro universitario che ogni anno dà l'opportunità a migliaia di studenti di trascorrere la settimana santa nella Città eterna e nato nel 1968 dall'iniziativa di san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei.

Durante l'udienza generale, il 27 marzo scorso, papa Francesco ha salutato gli oltre 3mila studenti UNIV presenti, ringraziandoli "per la preghiera e l'affetto" e invitandoli a realizzare, nella loro vita universitaria, quanto auspicava Escrivá: "È in mezzo alle cose più materiali della terra che ci dobbiamo santificare, servendo Dio e tutti gli uomini".

Al termine, il Santo Padre ha fatto il giro della piazza per salutare i presenti. Della delegazione indiana, quattro giovani sono riusciti a stringergli la mano. "Ero senza parole - racconta Dwayne Rebello, 18 anni, ad AsiaNews - riuscivo solo a guardarlo fisso e sorridere, e ringraziare Dio per quel momento". "Non mi aspettavo - rivela Sheldon Noronha, un altro giovane presente - che venisse a salutare gli studenti UNIV. Invece è andato avanti, salutando tutti quelli che riusciva a raggiungere. Gli ho solo stretto la mano, ma è stato abbastanza. Amo il papa!".

Anche per Kevin (nella foto, con la kurta arancione, ndr) è stato un momento di forte emozione: "Ho baciato il suo anello e gli ho detto che tutti noi desideriamo con forza un suo viaggio in India. Poi, gli ho chiesto se poteva benedire la nostra bandiera nazionale: con il suo modo caratteristico, il papa ha sorriso e vi ha posto il segno della croce. È stato come se stesse impartendo la sua benedizione a tutti gli studenti universitari dell'India!". 

 

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