Un'altra vittima dell'influenza aviaria
Sale a 6 il numero delle vittime vietnamite in 3 settimane: allarme anche in Thailandia.
Hanoi (AsiaNews/Agenzie) Una donna di 18 anni è morta mercoledì dopo aver mangiato carne di pollo; è la sesta vittima in Vietnam dal 30 dicembre. Esponenti governativi hanno comunque evidenziato che il virus, che ha il 70% di tasso di mortalità, non si trasmette per via umana ed hanno aggiunto che la malattia non è stata contratta da altri membri della famiglia.
Sale la preoccupazione anche in Thailandia, dove il virus ha ucciso 12 persone; il governo ha dichiarato lo stato di allerta dopo aver riconosciuto che il virus è letale per gli umani.
Il governo di Hanoi sta cercando di arginare la crisi: ha eliminato 300 mila polli da dicembre, ne ha temporaneamente bandito l'importazione dai paesi confinanti e ha introdotto pesanti limitazioni sul trasporto e sulla vendita della carne.
Hans Troedsson, rappresentante della OMS in Vietnam, ha espresso preoccupazione per i festeggiamenti del nuovo Anno lunare: "Le festività per l'anno nuovo, che iniziano il 9 febbraio, saranno un periodo ad alto rischio. Ci sarà più gente in viaggio, più carne macellata e trasportata e quindi più difficoltà di controllo".
Il pollo è infatti alla base della cucina tradizionale vietnamita, e durante le festività è tradizione mangiarne la carne.
Nguyen Van Phuong, un cittadino vietnamita, intervistato mentre portava alcune anatre vive al mercato, ha dichiarato: "Io mangio e continuerò a mangiare pollo, soprattutto durante le feste. Sono preoccupato per la mia vita, ma sono sicuro che questi animali sono sani."