15/04/2013, 00.00
IRAQ
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Una serie di attentati sconvolge l'Iraq a pochi giorni dalle elezioni

Gli ultimi attacchi sono avvenuti questa mattina a nord della capitale, uccidendo 19 persone. Ieri alcune autobombe hanno colpito le città di Mosul e Falluja, facendo oltre 10 morti. Fra essi anche un candidato alle elezioni, il tredicesimo dall'inizio della campagna elettorale. Le votazioni si terranno il prossimo 20 aprile in 12 delle 18 province del Paese.

Baghdad (AsiaNews/ Agenzie) - A pochi giorni dalle elezioni l'Iraq è di nuovo sconvolto da attacchi suicidi ed esplosioni. Questa mattina una serie di attentati ha colpito a nord della capitale, causando 19 morti e oltre 300 feriti. Nella sola città di Touz Khourmatou, a circa 175 km a nord di Baghdad, sono esplose tre autobombe, due esplosioni sono avvenute invece a Nassirya, ferendo 14 persone.

Ieri un'altra serie di attacchi ha colpito il nord del Paese, uccidendo oltre 10 persone: fra le vittime anche un candidato alle elezioni del prossimo 20 aprile. A Mosul (400 km a nord- ovest di Baghdad) un'autobomba ha ucciso cinque poliziotti mentre ispezionavano il corpo di un uomo abbandonato sulla strada. Attacchi contro gli agenti di sicurezza hanno colpito anche la città occidentale di Falluja. Nei giorni scorsi a Baquba (60 km a nord della capitale) un ordigno è esploso davanti alla moschea sunnita uccidendo 12 persone.  

La lunga scia di sangue di queste settimane avviene a pochi giorni dal decimo anniversario dell'invasione americana del Paese ed è l'ultimo episodio di una serie interminabile di violenze che segnano una nazione divisa fra arabi, curdi e turcomanni e dove i cristiani sono spesso vittime di vendette incrociate e giochi di potere. Dal 2003 al dicembre 2011, data del ritiro completo delle truppe Usa, sono morti 4.550 soldati statunitensi e 300 alleati. Tuttavia, la vera carneficina riguarda la popolazione civile irakena, che registra quasi 200mila vittime dall'inizio della guerra.

Le violenze si sono intensificate in vista delle elezioni amministrative del prossimo  20 aprile, che coinvolgeranno 12 delle 18 province del Paese. La campagna elettorale è stata caratterizzata da omicidi e scontri fra sunniti e sciiti che hanno lasciato sul terreno ben 13 candidati.

 

 

 

 

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