08/01/2010, 00.00
FILIPPINE
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Una radio per diffondere la cultura della pace a Mindanao

di Santosh Digal
I missionari Oblati di Maria Immacolata (Omi) inaugurano il loro nuovo centro radio-televisivo. Attraverso notiziari, musica e altri intrattenimenti cercheranno di diffondere tra la gente la cultura della pace in una delle regioni più martoriate delle Filippine

Mindanao (AsiaNews) –  “Radio per la pace – Oltre le frontiere” . Con questo motto i missionari Oblati di Maria Immacolata di Cotabato City  (Mindanao) hanno inaugurato lo scorso 4 gennaio il loro nuovo centro radiotelevisivo. Esso riunirà le stazioni radio cattoliche della Notre Dame Broadcasting Corporation quali: Omi – Dxms – Am, Dxol – Fm, il giornale the Mindanao Cross e la società di produzione audio-visiva I – Watch. Le sue trasmissioni saranno diffuse nella città e nella parte sud occidentale di Mindanao. 

Attraverso notiziari, musica e intrattenimenti il centro cercherà di diffondere tra la gente la cultura della pace in una delle regioni più martoriate delle Filippine.

 “Il significato del nostro motto è quello di rompere le barriere tra la gente – afferma p. Jonathan Domingo, responsabile del centro – ciò per essere più accoglienti e compassionevoli di fronte agli altri. Questi sono anche i valori promossi dalla missione degli Omi nelle Filippine”. “Oltre alla copertura dei fatti regionali – continua p. Domingo – i giornalisti realizzeranno profonde analisi per comprendere le problematiche che affliggono la nostra terra”.

Per il sacerdote il lavoro comune tra le varie istituzioni del centro già esistenti rafforzerà non solo il prodotto, ma anche la coscienza dei giornalisti sull’importanza della pace a Mindanao. Esempio di ciò è il canale televisivo I – Watch che da anni produce servizi incentrati sui problemi locali e dà voce ai poveri della regione. Il settimanale The Mindanao cross è invece uno dei primi giornali cattolici di Mindanao. Esso è attivo dal 1948 e ha interrotto il suo servizio d’informazione solo durante il periodo di legge marziale del dittatore Ferdinand Marcos  (1972 – 1981).

La regione a maggioranza musulmana di Mindanao è da quarant’anni preda di un conflitto che vede coinvolti esercito filippino ed estremisti islamici quali il Fronte di liberazione moro (Moro islamic liberation front - Milf) e i ribelli di Abu Sayyaf, legati ad al-Qaeda. Da settembre sono in corso trattati di pace tra governo e Milf e l’esercito ha di recente catturato, Abdul Basir Latip ritenuto uno dei membri fondatori di Abu Sayyaf. Ma la presenza di eserciti privati al servizio delle potenti famiglie musulmane nella Regione autonoma del Mindanao musulmano (Armm) ha aperto un nuovo fronte di guerra (Cfr. AsiaNews.it, 23/11/2009 Mindanao, decine di uccisi per una guerra elettorale fra famiglie rivali). A tutt’oggi l’area è presidiata da oltre 4mila militari e dall’8 al 12 dicembre scorso è stata applicata la legge marziale. 

   

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