Una nuova diocesi nella costa orientale, tamil, dello Sri Lanka

Il primo vescovo della nuova diocesi di Batticaloa, mons. Joseph Ponniah, ha compiuto domenica scorso il suo ingresso ufficiale , accolto festosamente dai suoi nuovi fedeli. La zona, che presenta ancora evidenti segni della guerra civile, era sotto il controllo delle Tigri Tamil.

Colombo (AsiaNews/EdA) - Il primo vescovo della nuova diocesi di Batticaloa, mons. Joseph Ponniah, ha compiuto domenica scorso il suo ingresso ufficiale (nella foto), accolto festosamente dai suoi nuovi fedeli.

Creata a luglio da Benedetto XVI la nuova diocesi nasce dalla separazione di quella di Trincomalee-Batticaloa, che comprendeva gran parte della parte orientale dell'isola. Abitata in maggioranza da popolazioni tamil, la zona, che era controllata dalle Tigri Tamil (Liberation Tigers of Tamil Eelam), presenta ancora evidenti tracce della guerra civile che per 16 anni ha insanguinato il Paese.

Mons. Joseph Ponniah conosce bene la sua nuova diocesi, essendo nato il 12 ottobre 1952 a Thannamunai, nella provincia di Batticaloa, dove aveva anche svolto attività pastorali.

Ordinato sacerdote il 30 aprile 1980 ed incardinato nella diocesi di Trincomalee-Batticaloa, dopo l'ordinazione è stato infatti vicario parrocchiale alla St. Mary's Co-Cathedral di Batticaloa (1980-1982). Successivamente è stato, tra l'altro, parroco di Vaharai, di Veechchu Kalmunai e di Ayhiyamalai. Nel 1993 ha conseguito la licenza in Teologia biblica alla Pontificia università urbaniana e successivamente è stato rettore del Seminario minore di Batticaloa (1993-1996), professore di Sacra Scrittura e moderatore del Seminario maggiore nazionale di Ampitiya, Kandy (1996-2001), parroco di Thandavanveli (2001-2006), e dal 2006 vicario generale della diocesi di Trincomalee-Batticaloa.

Nominato vescovo titolare di Monte di Mauritania ed ausiliare della diocesi di Trincomalee-Batticaloa il 19 febbraio 2008, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 24 maggio dello stesso anno.

La diocesi di Batticaloa ha una superficie di 7mila chilometri quadrati sui quali vivono circa 55mila cattolici, circa il 4,5% della popolazione, divisi in 24 parrocchie con 48 sacerdoti e 84 religiosi e religiose.