14/02/2006, 00.00
INDIA - ONU
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Una fuori casta parlerà alle Nazioni Unite

di Nirmala Carvalho

Girija Devi, una dalit impegnata contro l'alcolismo nel suo villaggio in India, parlerà all'Onu a fine mese. La donna sa appena scrivere e parla solo un dialetto locale. La sua organizzazione contro la dipendenza dall'alcol ha cambiato la vita della comunità locale.

Mumbai (AsiaNews) – Una donna dalit - fuori casta indiani - parlerà alle Nazioni Unite del suo impegno contro l'alcolismo. Girija Devi, 59 anni e analfabeta, racconterà la sua esperienza in Bhojpuri una lingua dello Stato di Bihar, considerata una sottovarietà di Hindi.

Il 30 gennaio scorso è stata invitata a intervenire alla 15/ma sessione della Divisione Onu per lo sviluppo delle donne e del Dipartimento degli Affari economici e sociali. L'incontro si terrà alla fine di febbraio a New York.

Girija proviene dal villaggio di Bhirkhia-Chipulia, nel Bihar nord est dell'India; dietro di sé ha una vita di soprusi e umiliazioni subite dai membri della sua famiglia, compreso il marito, Singheshwar Manjhi, che da ubriaco si sfogava su di lei. Sei anni fa Girija, madre di 4 figli, ha fondato l'organizzazione Mushar Vikas Manch contro l'alcolismo. A stretto contatto con lei lavora la Ong, Action Aid, attraverso la quale l'Onu le ha fatto pervenire l'invito.

I membri della Mushar Vikas Manch perlustrano i negozi di liquori intorno al villaggio e quando trovano uomini a bere gli rasano la testa e li colpiscono con delle scarpe. Secondo gli operatori, l'umiliazione subita aiuta ad astenersi anche il più incallito alcolista.

Uno di loro, ora disintossicato, racconta che "prima tutti i giorni c'erano risse tra alcolizzati e gli uomini tornavano a casa dal lavoro ubriachi dopo aver speso tutto bevendo". "Ora - conclude - le cose sono cambiate grazie a Girija".

Girija, sa appena scrivere il suo nome e parla solo in Bhojpuri. Appena ricevuto l'invito alle Nazioni Unite, in un primo momento non voleva accettare: "Ero spaventata, non sapevo cosa dovevo dire o fare". "Poi – spiega – ho pensato che era l'occasione per alzare la mia voce, anche in un Paese straniero, contro i mali legati all'alcolismo".

Intervistato da AsiaNews, John Dayal, presidente dell'All India Catholic Union, e da tempo schierato a fianco dei fuor casta sottolinea "l'ironia, del fatto che una dalit, analfabeta, parli al mondo intero". "Sicuramente – commenta l'attivista cattolico – questa donna rappresenta l'India nascosta, quella così lontana dagli occhi della comunità internazionale, del governo locale e centrale e delle strutture politiche". "Ascoltiamo cosa ha da dirci – conclude Dayal – e in futuro teniamo in considerazione le sue parole".

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